3 Febbraio 2016

Contrabbando di tessuti dalla Cina, imprenditore non dichiara al Fisco 7,5 milioni di euro: denunciato dalla Finanza


La guardia di Finanza di Prato ha denunciato un cittadino cinese per contrabbando e frode fiscale. Si tratta di un 49enne titolare di una società di importazione tessuti che ha omesso di dichiarare al fisco ricavi per 7,5 milioni di euro.
Del tutto banale il meccanismo di frode adottato l’imprenditore si limitava ad omettere sistematicamente la presentazione delle dichiarazioni previste in materia di imposte dirette ed I.V.A. Incurante dei possibili controlli che avrebbe potuto subire, ha proseguito nel tempo a svolgere la sua attività adottando, quale unica accortezza, quella di fissare la sede legale della società, una S.R.L., presso lo studio di un professionista di Milano.
Denunciato alla Procura della Repubblica di Prato per il reato di infedele dichiarazione ha così evaso, nel giro di 3 anni (fra il 2010 ed il 2013) ben 7,5 milioni di euro in materia di imposte dirette e circa 1,5 milioni di euro di IVA. I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Prato sono risaliti all’evasore partendo da un’indagine avviata dai finanzieri di Firenze in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli proprio nel settore dell’importazione in contrabbando di tessuti provenienti dalla Cina.
La metodologia fraudolenta si basava in quel caso sull’utilizzo di aziende appositamente costituite per brevi periodi di tempo, le cosiddette società cartiere, prive di una vera e propria struttura operativa economica e finanziaria, i cui rappresentanti legali, per lo più di nazionalità cinese, nullatenenti e spesso irreperibili, dietro il pagamento di un compenso, accettavano di figurare quali titolari o legali rappresentanti delle stesse, senza tuttavia svolgerne le funzioni.

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aby
aby
8 anni fa

Ma e se ne scordato uno un si può mia ricordare tutto……. ragazzi ma vu siete pignoli.