1 Febbraio 2016

Donzelli (FdI) choc dopo il servizio de “Le Iene”: “Sciogliere il Comune di Prato per mafia”


“Ormai abbiamo chiaro il fatto che le organizzazioni criminali hanno in mano il controllo totale della città: la situazione di emergenza che si sta vivendo a Prato ci fa credere che ci siano tutti gli estremi per sciogliere il Consiglio comunale per mafia ed inviare il commissario prefettizio”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli interviene alla luce del servizio mandato in onda dalla trasmissione “Le Iene”, che “è la goccia che fa traboccare il vaso in una situazione già drammatica, e che mette in luce per l’ennesima volta, fra spaccio di droga, commercio illegale, problemi di sicurezza, il fatto che in questa città le mafie hanno vita facile”.

“Prato è diventata la capitale dello spaccio di droga – sottolinea Donzelli – la situazione è precipitata da quando alla guida del Comune c’è il centrosinistra, periodo durante il quale la desertificazione del centro storico e lo smercio di sostanze illecite, oltre che mortali, sono andati di pari passo. A questo va ad aggiungersi la situazione di illegalità, sempre più grave, che rende Prato un caso nazionale per la situazione delle aziende cinesi, fra lavoro nero, condizioni di grave rischio, anche sanitario, e concorrenza sleale. Senza dimenticare le importanti catene commerciali poste sotto sequestro dalla magistratura perché in mano alle mafie. Uno spaccio di droga così diffuso non può che avere alle spalle importanti organizzazioni criminali – conclude Donzelli – per questo chiediamo da tempo che nella città vengano applicate le leggi antimafia, che riconoscano l’associazione a delinquere, e che si adottino nuove norme contro il riciclaggio di denaro nei confronti delle aziende irregolari cinesi”. “Inqualificabile e offensivo”: Così il consigliere regionale del Pd Ilaria Bugetti ha definito il commento di Donzelli. “Donzelli sa cosa sta dicendo? La situazione è difficilissima ma non è peggiorata ora, è così da anni. Si tratta di un problema che non si risolve in un anno, ma che merita la collaborazione di tutte le forze politiche. Non serve fare sciacallaggio” ha concluso Bugetti.

 

 

Subscribe
Notificami
guest
8 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Caio
Caio
8 anni fa

La domanda nasce spontanea: ma chi l’ha chiamata le Iene? A pensar male si fa peccato, ma di solito si azzecca!

pisolo
pisolo
8 anni fa

Donzelli, tu sei anche simpatico, ma sparare queste bufale mi sembra eccessivo! Se cosi’ fosse dovrebbero commissariare Milano, Torino, Roma , Napoli e centinaia di altri comuni grandi e piccoli perchè in molti di essi avviene spaccio di stupefacenti. Ai politici di governo e di opposizione non è richiesta chissà quale capacita’, ma perlomeno il buonsenso di non sparare c…..e, questo si!

alby
alby
8 anni fa

Gia loro i Cenni e Milone li aiutavano dandogli di razzisti chiamandolo lo sceriffo ect.

enrico
enrico
8 anni fa

sig donzelli che il comune di prato vada immediatamente sciolto per le motivazioni da le citate ormai e’ sotto gli occhi di tutti.

pisolo
pisolo
8 anni fa

Entrico anche a Bologna si spaccia a Milano pure come a Torino a Napoli Genova e Ferrara. Si fa prima a dire dove non si spaccia. Pertanto sciogliamo tutti i comuni, altrimenti perchè Prato si e Milano no?

pisolo
pisolo
8 anni fa

Poi scusa Donzelli se si scioglie il comune e si insedia un commissario oppure all prossime elezioni viene eletto un sindaco del tuo schieramento pensi che venga posto fine allo spaccio ? Sii onesto, non lo pensi neppure tu, quindi non dirlo!

Caio
Caio
8 anni fa

Enrico hai perso l’occasione per stare zitto.

enrico
enrico
8 anni fa

che importanza ha chi e’ che chiama le iene o striscia la notizia ? l’importante e che si veda a livello nazionale che il comune di prato e’ immediatamente da commissariare.caio hai trovato l’occasione per fare capire cosa sei.pisolo,come sai mi ero imposto di non commentarti piu’ma non tirare troppo la corda e non tirarmi in ballo. ok ? tu fai i tuoi commenti e io faccio i miei.