Giorgia Benusiglio parla dal palco del Wall Art Hotel di fronte a 350 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. Perfettamente a suo agio, non crederesti che 17 anni fa – era il 1999 – una mezza pasticca d’ecstasy rischiava di ucciderla per sempre. Invece Giorgia racconta proprio di questo: del fegato in necrosi, del trapianto, della lunga riabilitazione, della paura, della reazione della famiglia e di tutti intorno. Parla racconta e informa
i giovanissimi – come sempre più giovane è l’età di quanti per la prima volta si avvicinano alle droghe – di quali siano i rischi; partendo dalla sua vicenda personale – una ragazza proprio come loro – parla il linguaggio di chi la ascolta e diventa testimone credibile, il suo messaggio resta impresso indelebile per creare un pubblico consapevole e responsabile. E’ la seconda volta che Giorgia torna a Prato, grazie all’iniziativa del Lions Club Prato centro. E in una città in cui – lo raccontano le cronache – lo spaccio è una piaga sociale che tocca anche i giovanissimi, fare prevenzione riveste importanza fondamentale.
Lu. Pe.