Non essendo riuscito ad individuare i proprietari, il Comune di Prato ha demolito un immobile, lo ha ricostruito, sempre in assenza di titoli idonei, e adesso – con un’inserzione sulla stampa – avvia il procedimento di esproprio in sanatoria, previsto dalla legge, anche per casi come questi.
La vicenda singolare riguarda una delle case a schiera di piazza Verzoni a Iolo, coinvolte dal progetto di riqualificazione Garduna, dove dovrebbero trovare spazio alloggi per le famiglie delle forze dell’ordine. All’avvio dei cantieri, nel 2008, il Comune non riuscì ad entrare in possesso dell’immobile, che versava in condizioni critiche. I proprietari catastali erano undici, tutti deceduti e senza aver lasciato successori, tranne uno.
Il Comune ha raggiunto un accordo con l’unico proprietario rintracciato per acquisire la sua quota dell’immobile alla cifra di 1200 euro. Gli altri 29 eredi non si sono fatti avanti e a quanto risulta non hanno neppure proceduto alla successione. L’amministrazione ha dunque disposto di accantonare una somma equivalente per rilevare le altre 29 quote: 34.800 euro saranno così depositate alla Cassa Depositi e Prestiti a disposizione dei proprietari che dovessero avanzare pretese.
L’intervento di riqualificazione del contratto di quartiere Iolo Garduna, che oltre alle case a schiera di via Verzoni, riguarda anche il complesso edilizio del “Casone” di Iolo, è costato circa 6,5 milioni con il cofinanziamento al 50% del Ministero delle Infrastrutture. I lavori sono praticamente conclusi e riguardano anche la risistemazione di piazza Verzoni e la realizzazione di un parcheggio con tanto di garage interrato. Il collaudo statico degli edifici è stato realizzato; manca quello tecnico amministrativo e l’abitabilità, attesi entro un paio di mesi, ma intanto le strutture già mostrano segni di deterioramento.
Dario Zona
