La base dello spaccio era in un’appartamento di via Marx, dove altri connazionali, già arrestati nei giorni scorsi, stanno scontando gli arresti domiciliari, ma il tesoro del pusher – un 26enne nigeriano – si trovava in un centro, in una casa di via Mazzini all’interno della quale sono stati sequestrati ben 31 mila euro in contanti. Il personale della sezione antidroga della squadra mobile è intervenuto ieri pomeriggio a seguito di un servizio di osservazione avviato fin dallle prime ore della mattinata. Gli agenti in borghese hanno appurato che lo spacciatore entrava nello stabile di via Marx, dove si approvvigionava della droga, raggiungeva i sotterranei e attraverso la rampa dei garage risbucava in via Siena dove avvenivano i contatti con i clienti e la cessione di eroina.
La polizia ha così deciso di fare irruzione nell’appartamento dove sono state trovate alcune dosi di eroina, per poi estendere la perquisizione all’abituale dimora del pusher, in via Mazzini, dove è stato sequestrato il “tesoretto”.
Accompagnato in questura, lo spacciatore ha ammesso le proprie responsabilità e ha fatto ritrovare quattro palline di eroina, che aveva nascosto all’interno del proprio ano, e altre tre precedentemente ingerite.
Queste persone vanno processate e, se condannate, rispedite al paese di origine per scontare la pena laggiù; non devono rientrare in Italia; lo dico da amico dei migranti e per rispetto di chi accoglie e di chi è accolto
Sottoscrivo paolo leone