25 Febbraio 2016

La scuola diventa solidale: una raccolta di alimenti tra i banchi, per aiutare i bisognosi


La scuola diventa solidale. Grazie a un’idea della Consulta provinciale degli studenti di Prato il 15 Marzo verranno raccolti beni alimentari e di consumo nelle scuole pratesi, da destinare all’Associazione Giorgio la Pira e all’Emporio della Solidarietà. La prima offre una mensa e un dormitorio a persone con gravi problemi economici e/o sociali. Il secondo distribuisce beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà. I ragazzi della Consulta, venuti a conoscenza della realtà di questi luoghi, hanno sentito il bisogno di contribuire. “Pochi di noi sapevano dell’esistenza di questi Enti – racconta Samuele Milone, Presidente della Consulta di Prato – ma una volta compreso ciò che fanno è sembrato giusto a tutti noi dare un contributo, che partisse proprio da noi studenti. Il sentimento della solidarietà si è un po’ offuscato, anche e soprattutto in chi è già adulto, nei genitori stessi. Così i figli rischiano di ricalcare le stesse orme e perdere ogni spirito solidale. Abbiamo dunque deciso di recuperarlo, non dobbiamo farci condizionare da certi esempi di egoismo. Pensiamo alle situazioni di difficoltà come lontane ed estranee da noi, invece può essere chiunque ad aver bisogno”.

Nonostante la Consulta rappresenti i ragazzi degli istituti secondari superiori, all’iniziativa, tramite un veloce passaparola, hanno aderito anche gli istituti comprensivi. Fino ad oggi sono 20 le scuole partecipanti. In ognuna sarà presente un carrello della spesa, dove portare i beni che verranno poi raccolti dall’Associazione gruppo sportivo ricreativo della Polizia Municipale, che si è messa a disposizione per aiutare. Latte per neonati e a lunga conservazione, sale, aceto, passata di pomodoro, tonno, olio, biscotti, ma anche rasoi usa e getta, assorbenti, detersivi e bagnoschiuma. Sono le donazioni consigliate dagli enti, tenendo conto sia dei bisogni degli stessi, sia dei prezzi, che non devono andare a gravare sulle famiglie dei ragazzi che partecipano. Proprio perché situazioni di difficoltà possono esserci in ogni casa.

L’iniziativa presentata oggi al Buzzi potrebbe essere riproposta in futuro: “Potrebbe essere una prima edizione”, sottolinea Elisabetta Faggi, referente della Consulta. La “Scuola solidale”, inoltre, potrebbe essere “esportata” nelle altre province toscane alla prossima riunione delle consulte.

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