Prato capitale d’Italia per il reato di riciclaggio. A riportarlo è un articolo de “Il Corriere della Sera” sulla base di un’indagine dell’Istat, che ha fotografato i reati d’Italia ed esaminato numeri e cifre dei crimini principali nei grandi comuni della Penisola. Si va dagli scippi ai furti, dalle violenze sessuali alle rapine, fino ai delitti informatici.
Tra i diversi fronti analizzati, anche quello del riciclaggio, con Prato che sale “sul podio” italiano: qui, sono 28,4 le denunce presentate ogni 100mila abitanti. Il boom, guardando il grafico pratese, si è registrato tra il 2012 e il 2013: ammontavano infatti a 1,2 denunce ogni 100mila abitanti le denunce rilevate nel 2012, passate poi a 23,1 nel 2013 e lievitate ulteriormente a 28,4 nel 2014.
Sul primato, poco confortante, per la città interviene il capogruppo di Prato Libera e Sicura Aldo Milone. “Visto che in città grossi investimenti di organizzazioni mafiose italiane per ora non c’è traccia, se non di qualche piccolo clan campano, questi profitti illeciti si possono facilmente individuare nell’evasione fiscale, nel lavoro nero e nello sfruttamento di clandestini – rimarca Milone -. Tutto ciò è dimostrato anche da alcune operazioni della Guardia di Finanza di alcuni anni fa per quanto concerne i money transfer. Operazioni che hanno portato alla scoperta di trasferimenti illeciti di denaro in Cina per diversi miliardi di euro. Poiché questo sistema di trasferimento illecito di denaro verso la Cina va avanti da un paio di anni, mi meraviglio che solo adesso abbiamo conquistato questo primato. E’ inutile fare l’elenco di queste medaglie d’oro però mi tocca ripetere una considerazione, già fatta qualche giorno fa. La Regione ha dato un contributo di 35mila euro per il Capodanno cinese a chi già incassava centinaia di migliaia di euro, ovviamente esentasse, dal giro del dragone nelle tantissime aziende cinesi. Forse – conclude il consigliere comunale – è un ringraziamento per averci permesso di conquistare l’ennesimo primato negativo?”.