16 Febbraio 2016

Quindici milioni in tre anni per internazionalizzazione delle PMI: la Regione estende il bando al comparto del turismo


Oltre quindici milioni di euro in tre anni, fino al 2018, per aiutare le imprese, quelle medie ma anche piccole, a farsi conoscere nel mondo. La giunta regionale ha approvato gli indirizzi per la concessione dei contributi destinati a migliorare la competitività delle PMI toscane, favorendone ed incentivandone la presenza nei mercati internazionali fuori dall’Ue. Lo stabilisce una delibera, promossa dall’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo. “La Regione ha previsto in tutto di spendere 30 milioni – dice il presidente Enrico Rossi -, ora sblocchiamo i primi quindici”. Il provvedimento fa parte del POR Fesr 2014-2020.
L’obiettivo del bando è quello di incentivare gli investimenti in attività per lo sviluppo di reti commerciali all’estero, quali partecipazione a fiere, apertura di uffici e sedi espositive, realizzazione di attività di incoming rivolta a operatori esteri per quanto riguarda il turismo, attività promozionale anche attraverso strumenti informatici innovativi in modo che le imprese toscane possano sviluppare il loro livello di competitività e trovare importanti sbocchi sui mercati esteri.

“Prosegue l’attività regionale di sostegno alle imprese toscane che vogliono aprirsi ai mercati internazionali – spiega l’assessore Stefano Ciuoffo – elemento indispensabile per la loro crescita ed affermazione. Finora abbiamo limitato questa azione ai settori tradizionali del manifatturiero. Adesso, considerati gli sforzi che stiamo mettendo in campo nel settore turistico e visti i risultati che su questo versante stiamo ottenendo, abbiamo deciso di estendere la platea dei beneficiari di questa misura. Essere presenti nelle principali fiere internazionali del settore e potenziare la promozione e la valorizzazione dell’offerta turistica toscana è per la Regione un fattore strategico”.

Destinatarie dell’azione sono le micro, piccole e medie imprese in forma singola o aggregata, ovvero reti temporanee di impresa (Rti), reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), consorzi e società consortili. Nelle forme aggregate le imprese coinvolte devono essere almeno tre.
Per le micro imprese l’investimento minimo da attivare va da 10 mila a 150 mila euro; per le piccole da 12.500 a 150 mila; per le medie da 20 mila a 150 mila. In caso di consorzi, società consortili e Reti Soggetto da 35 mila a 400 mila, per RT e Reti-contratto dalla somma degli importi minimi previsti per la singola impresa partner alla somma dei massimali per la singola impresa ed in ogni caso non oltre il milione.
Il bando verrà aperto ogni anno ad aprile e maggio.

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