5 Marzo 2016

Assemblea BpVi, Iorio avverte i soci: “Votare no sarebbe come regalare la banca” VIDEO


Sono attesi oltre 120 interventi alla delicatissima assemblea dei soci della Banca Popolare di Vicenza che si sta svolgendo, questa mattina, sabato 5 marzo. All’ordine del giorno tre punti fondamentali per la sopravvivenza dell’istituto: la costituzione in spa, l’aumento di capitale da 1,76 miliardi di euro e la quotazione in borsa.

L’incontro è iniziato puntale alle 9 alla Perlini Equipment di Gambellara in provincia di Vicenza. Presenti 2860 soci in rappresentanza, contando anche le deleghe, di 5448 soci. Lo ha detto il presidente della BpVi Stefano Dolcetta all’inizio dei lavori. Ma l’afflusso sta continuando sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine chiamate a “sorvegliare” un appuntamento che si preannuncia molto caldo.
Questa mattina alle 6, dal piazzale Falcone e Borsellino, sono partiti tre pullman in direzione Vicenza pieni di soci pratesi, circa 150.

All’assemblea il Cda è presente soltanto con 5 consiglieri di amministrazione su 18. Mancano quasi tutti i consiglieri in carica sotto la gestione Zonin, probabilmente hanno preferito disertare un incontro che sarà sicuramente molto teso. Il primo a parlare è il presidente Stefano Dolcetta: “Votare no significherebbe regalare la banca”. Gli fa eco il direttore Francesco Iorio, che ribadisce: “votare contro alle delibere proposte significherebbe davvero regalare la banca e avremo un valore di realizzo pari a zero e che potrebbe non limitarsi al solo valore delle nostre azioni. Siamo una banca importante, la decima banca italiana, non ho mai avuto il dubbio che la banca possa essere rilanciata e ripartire, ci siamo e ci saremo ancora per 150 anni”, ha concluso il direttore tra fischi e applausi.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments