18 Marzo 2016

Casale, un terreno agricolo trasformato in base dello spaccio: in manette due pusher. L’Arma dei carabinieri: “Droga dilagante in città”


La base dello spaccio era un terreno agricolo abbandonato a Casale, dove i due pusher avevano attrezzato un bivacco dove mangiare, confezionare le dosi e “ricevere” i clienti. In manette sono finiti due giovani marocchini di 30 e 31 anni, clandestini ma da tempo residenti a Prato e con precedenti per reati di droga. A scoprirli, sono stati i carabinieri che ieri hanno condotto una vasta operazione antidroga con otto pattuglie, un’unità cinofila e dieci uomini del nucleo investigativo impegnati.

I controlli hanno riguardato Chiesanuova, Galciana, via Traversa Pistoiese e le aree verdi di via dei Palli, via di Cimarosa e via dell’Alberaccio a San Paolo. Nel complesso sono state identificate una trentina di persone. In manette, come detto, sono finiti i due spacciatori nordafricani sorpresi a Casale, dove arrivavano anche clienti provenienti da Pistoia. I carabinieri hanno sequestrato 250 euro in contanti, provento di spaccio, oltre a una bilancina di precisione e materiale per confezionare le dosi.

Un fenomeno – quello dello spaccio e del consumo di droga – che l’Arma di Prato non esita a definire dilagante e preoccupante. “Gli ultimi servizi – sottolineano dal comando provinciale – hanno dimostrato che la dipendenza colpisce tutte le età e i ceti sociali, fruttando ai criminali che gestiscono questo traffico ingenti guadagni. Basti pensare che in piazze di spaccio simili a quelle sgominate nelle ultime settimane l’incasso della serata può arrivare anche a 5 mila euro”.

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