“Diamoci una mano: un farmaco in aiuto” la Croce Rossa aiuta le famiglie indigenti nell’acquisto di farmaci


“Diamoci una mano: un farmaco in aiuto” è questo il nome del progetto pensato e realizzato dal comitato di Prato della Croce Rossa Italiana e supportato dall’Amministrazione comunale e dall’Asl che prenderà il via ufficialmente da domani, venerdì 1° Aprile.

Il progetto, portato avanti da Sorella Maria Laura Negri, infermiera volontaria della Croce Rossa, ha come scopo quello di supportare le famiglie o i singoli che si trovano in difficoltà economiche, acquistando loro quei farmaci che il sistema sanitario nazionale non copre.

“Da molto tempo, in sordina, svolgiamo questo tipo di servizio – ha affermato Sorella Maria Laura Negri – soprattutto nei confronti dei più piccoli e abbiamo così pensato fosse giusto confrontarci con gli assistenti sociali del Comune e dell’Asl e con il primario di Oculistica Ivo Lenzetti e il responsabile di Otorinolaringoiatria Antonio Sarno per verificare con loro le esigenze reali e più immediate per poter così intervenire”.

Il progetto è volto ad acquistare farmaci di prevenzione per bambini affetti da patologie otorinolaringoiatriche, colliri post- intervento, farmaci per pazienti affetti da neoplasie otorinolaringoiatriche e anche per l’acquisto di occhiali per bambini con deficit alla vista. Sono coinvolti 4 volontari, 2 medici farmacisti volontari e 1 medico oculista.

Chiunque si trovi in situazione di difficoltà economica e necessiti di farmaci potrà rivolgersi alla sede della Croce Rossa in via Ciliani 51 il lunedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 9.30 alle 11.30 con la richiesta del medico, il certificato dello stato di famiglia, l’ISEE, oppure con la presentazione dell’assistente sociale del Comune o dell’Asl.

“Come Amministrazione – ha affermato l’assessore al sociale Luigi Biancalani – abbiamo dato immediatamente la nostra disponibilità. Sul fronte del contrasto alla povertà operiamo su molti fronti tutti i giorni con diverse attività come L’Emporio della Solidarietà, il dormitorio, la mensa la Pira, ma su questo fronte eravamo un po’ scoperti nonostante le necessità che ogni giorno si presentano. Dobbiamo ringraziare la Croce Rossa per l’impegno svolto in silenzio fino ad ora e per questo progetto con il quale cercheremo di fare fronte alle molte richieste che sono certo arriveranno”.

Da parte di Noemi Imprescia, coordinatore professionale addetto all’area inclusione sociale, e di Rosanna Lotti, Dirigente del Servizio Sociale del Comune, un messaggio sull’importanza del lavoro in rete su tutto il territorio e di questo tipo di servizio grazie al quale gli assistenti sociali potranno aiutare famiglie o singoli con fragilità socio economiche ad ottenere attenzione e aiuto concreto su questo tipo di esigenze a volte sottovalutate.

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rodolfo
rodolfo
8 anni fa

Quando si parla di lavoro in rete mi si riempie il cuore. Ma è sempre vero che le varie associazioni sono disposte a farlo con l’obiettivo di non disperdere risorse? Quante volte si replicano servizi non per aiutare gli altri ma per se stessi! E qui il compito degli amministratori diventa importante e delicato.