11 Marzo 2016

Il sindaco Lorenzini chiede alla Regione incentivi per gli imprenditori che sostituiscono l’amianto dai tetti delle fabbriche


«La sicurezza del distretto industriale montemurlese passa anche dal completamento del processo di sostituzione dei vecchi tetti in amianto con il fotovoltaico. Per questo ho chiesto alla Regione Toscana uno specifico aiuto per quegli imprenditori disponibili a investire in questo senso». È intervenuto così il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, durante la cerimonia per l’anniversario dell’apertura del distaccamento dei vigili del fuoco. In caso di incendio o di calamità naturale, come la tempesta di vento di un anno fa, infatti, l’amianto rappresenta un rischio per la salute pubblica.
Un primo grande passo in questo senso è stato fatto negli anni scorsi, ma ancora resta da lavorare per bonificare, soprattutto la zona industriale, dalle coperture in amianto.Montemurlo con i suoi 19 Mega Watt di energia elettrica prodotta attraverso i pannelli fotovoltaici è oggi il maggior produttore di “energia pulita” della provincia. Il merito va alprocesso di sostituzione dei vecchi tetti in amianto con i pannelli fotovoltaici, un progetto nel quale hanno creduto con forza gli imprenditori del distretto, ma che ora rischia di fermarsi per la mancanza di specifici incentivi.

«La legge sull’amianto esiste in Toscana dal 2013, ma mancano il piano ambientale ed i necessari finanziamenti.- spiega Ilaria Bugetti, consigliere regionale tra i promotori della mozione sulla tutela dall’amianto – La nostra mozione impegna la Regione a trovare sul bilancio 2016 le risorse per sostenere, almeno in parte, il processo di rimozione delle coperture in amianto e di legarle così agli incentivi governativi sul credito d’imposta. In questo senso abbiamo avuto il pieno appoggio dell’assessore all’ambiente Federica Fratoni, che si impegnerà per completare il lavoro sull’amianto».
Il sindaco Lorenzini, insieme alla consigliera Ilaria Bugetti, a breve si farà promotore di un incontro informativo tra le istituzioni e le categorie economiche del territorio per illustrare la situazione e capire la disponibilità degli imprenditori a continuare a investire per la rimozione dei tetti in eternit: « È importante risvegliare l’attenzione sul tema amianto e far conoscere gli incentivi statali, che sommati alle risorse regionali, potrebbero rappresentare un primo passo da cui partire. – aggiunge la consigliera Bugetti – A Prato, grazie alla sensibilità dell’assessore Alessi, è già stato fatto un buon lavoro. Ora, con il coinvolgimento della realtà industriale montemurlese, si potrebbe completare il cerchio per quanto riguarda i distretti produttivi».
Secondo la consigliera Bugetti, la Regione Toscana si è dotata di una normativa avanzata in materia di amianto, e oggi ci sono le condizioni per avere uno strumento che può veramente funzionare, tutelando la salute pubblica e, allo stesso tempo, favorendo il lavoro e lo sviluppo economico. «C’è la necessità però di aggregare tutti i dati che abbiamo, ed è essenziale coinvolgere le associazioni di categoria», conclude Bugetti.

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