2 Marzo 2016

La Bce scrive alla BpVi: senza l’approvazione del piano del cda rischio commissariamento


Se i soci diranno no alla trasformazione della Banca Popolare di Vicenza in spa, all’aumento di capitale da 1,75 miliardi e alla quotazione in Borsa, la Banca centrale europea è pronta al commissariamento. E’ il sunto della lettera inviata dalla stessa Bce al cda della banca nei giorni scorsi, di cui sono stati pubblicati alcuni stralci sul sito della BpVi. “L’approvazione congiunta di tutti e tre gli elementi del progetto da parte dell’assemblea degli azionisti e la tempestiva attuazione del piano sono ritenuti della massima importanza dalla Bce al fine di ripristinare il rispetto dei requisiti patrimoniali secondo le modalità rappresentate dal Consiglio di Amministrazione” si legge nella lettera. La missiva sarà letta agli azionisti durante l’assemblea di sabato prossimo, chiamata a pronunciarsi sul cambio di statuto, sull’aumento di capitale e sulla quotazione in Borsa. Qualora uno dei punti del progetto non fosse approvato e la banca non rispettasse i requisiti patrimoniali, si renderebbe necessario adottare misure di vigilanza, fino al bail in. “C’è in gioco il futuro di un istituto che dà lavoro a più di 5 mila persone. Per questo riteniamo indispensabile che l’assemblea di sabato si esprima a sostegno di questa gestione e a sostegno della sopravvivenza della sua banca di riferimento per il territorio. In caso contrario, il commissariamento del Gruppo Banca Popolare di Vicenza da parte della Bce è alle porte” ha detto Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, sindacato di maggioranza dei bancari.

 

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Duilio
Duilio
8 anni fa

…banca di riferimento per il territorio???? ………

A.D.
A.D.
8 anni fa

Quando i veneti scesero a Prato dicevano che ci avrebbero insegnato come fare grande la nostra banca,ora incominciamo a raccogliere i frutti(uva ammuffita da buon vino)

Stefano
Stefano
8 anni fa

BAIL IN, se una banca salta gli azionisti perdono tutto fino all’ultimo €; gli obbligazionisti subordinati idem; per i detentori delle obbligazioni ordinarie ancora non ci hanno spiegato bene la procedura, mentre i correntisti con oltre 100 mila € parteciperanno al ripianamento con l’8% e siccome il 99% di noi ignora sia lo stato patrimoniale della propria banca, sia la percentuale del Cert1 che esprime il grado di solidità della stessa, mi chiedo perchè questi indicatori non vengono esposti quotidianamente al pubblico, ben visibili in agenzia, come il prezzo dei carburanti ai distributori? Mi sembrerebbe il minimo considerato che, quando gli affari vanno bene, le banche non ridistribuiscono nulla.