30 Marzo 2016

Sicurezza, blitz interforze anche nei pubblici esercizi del centro. Pronta una petizione popolare per chiedere rinforzi al Governo Renzi


Controlli intensificati, una presenza ancora più marcata sul territorio e un’attività investigativa mirata. Ma soprattutto blitz serrati interforze negli esercizi pubblici del centro storico, sul modello di quelli condotti nei capannoni produttivi cinesi.

La risposta di Prefettura e Questura sul fronte della sicurezza arriva in occasione dell’incontro con i promotori della petizione antidegrado di piazza San Marco e dintorni: 1200 sottoscrizioni, raccolte in poche settimane, per dire “basta” alla criminalità diffusa attorno alla Stazione Centrale e nelle strade limitrofe. Un fenomeno, quello dello spaccio, che ha preso campo dopo il giro di vite al Serraglio e che mina la vivibilità dei tanti cittadini che in quella zona risiedono o lavorano. Adesso è però pronta la controffensiva delle forze dell’ordine, che passerà anche dal ritiro delle licenze grazie a nuove disposizioni contenute nel Regolamento sul commercio varato di recente dalla Giunta comunale.

“Abbiamo preso atto dell’approvazione, da parte del Consiglio comunale, di un nuovo Regolamento sul commercio che dà applicazione al comma dell’articolo 100 del Testo unico – sottolinea il prefetto Maria Laura Simonetti – e che consente la chiusura dell’esercizio a seguito di sospensione fatta da parte del questore. Questo dovrebbe essere uno strumento che consente di superare alcune possibili criticità rispetto all’uso di altri strumenti giuridici”.

Il tavolo di discussione, alla presenza anche del sindaco Matteo Biffoni, è stata inoltre l’occasione per ribadire timori e paure: costante è infatti la minaccia di rapine e, soprattutto, di ritorsioni successive alle denunce. Una situazione esasperante, che ha spinto il gruppo a dar vita ad una nuova petizione rivolta a tutta la città e indirizzata direttamente al Governo. Le sottoscrizioni partiranno domani: tra le richieste, l’aumento di un terzo delle forze dell’ordine presenti a Prato, il raddoppio dei magistrati di procura e tribunale con funzione penale e la riapertura delle carceri dismesse.

“Ci tengo di nuovo a precisare – rimarca Gaia Gozzi, portavoce del gruppo di abitanti e negozianti di piazza San Marco e dintorni – che questa iniziativa non ha carattere politico. La portiamo all’attenzione del Governo e speriamo anche di essere di esempio per altre città che si trovano in situazioni simili alla nostra. Si potrà firmare in bar, centri commerciali, negozi: presto diffonderemo una lista dei punti in cui sarà possibile aderire alla petizione, che abbiamo steso con il supporto di alcuni avvocati”.

Il gruppo tornerà ad aggiornarsi tra un mese e mezzo mentre nelle prossime settimane – probabilmente l’8 aprile – si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sullo stato dell’arte. Da febbraio ad oggi sono stati 40 i fogli di via emessi dalla Questura.

Giulia Ghizzani

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A.D.
A.D.
8 anni fa

Alla buon ora!In Prato ci sono troppe persone che circolano senza lavoro e residenza,cosa fanno come vivono è giusto che verghino controllati negozi di estracomunitari ed anche discount,bravi!

Mariotempe
Mariotempe
8 anni fa

Con le leggi così tenere tutti gli sforzi saranno in parte vanificati !