29 Marzo 2016

Sparò all’ex amico nel circolo, la rabbia dovuta ad una presunta violenza subita nel 2012


Il difensore di Leonardo Viggiano, il 24enne arrestato il 12 marzo scorso per aver sparato in testa all’amico di infanzia Francesco Collini in un circolo sportivo nel Fiorentino – ha consegnato stamani al pm Filippo Focardi una cartella clinica che attesta un ricovero per tso subito dal suo assistito all’ospedale di Careggi nel 2013. E’ l’anno in cui Viggiano, spiega l’avvocato, realizzò di aver subito una violenza durante una vacanza nell’estate 2012 con amici in Croazia, tra cui Collini. Il tso avvenne, riferisce il legale, per “un’esplosione di violenza in famiglia”, probabilmente nella fase in cui Viggiano, un anno dopo quella vacanza, elaborò la violenza subita e iniziò a raccontarla ai genitori.

“Viggiano non è capace di intendere e di volere ed è in cura psichiatrica da quegli anni”, riferisce ancora l’avvocato che ha portato vari documenti al pm, soprattutto di carattere medico da cui si rileva lo stato psichico del 24enne e la somministrazione
di quali farmaci. Tra i documenti, anche uno scritto di Viggiano in carcere, risalente ai giorni scorsi. “E’ un documento in cui il mio assistito parla di una violenza subita in Croazia quattro estati fa, appunto nel 2012, dagli amici, forse dopo esser stato drogato. Lui scrive di ricordarsi che fu preparata una pastasciutta al sugo, ma con un sugo drogato, lui dice con un veleno. E ricorda che il sugo lo sciolse nella pasta Collini. Poi, dopo aver mangiato, di esser andato in stato confusionale”.
“Il giorno dopo chiese agli amici che cosa gli avevano fatto – prosegue il legale – lui dice che lo presero in giro, che ridevano di lui. Il dato oggettivo che emerge dalle testimonianze è che lui interrompe i rapporti con tutti gli amici che erano in quella vacanza, tra cui Collini”.
Francesco Collini resta ricoverato in gravi condizioni a Careggi.

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