Un anno dopo la tormenta di vento che ha provocato danni per alcuni milioni di euro, gli unici privati che hanno ottenuto un parziale “indennizzo” con fondi pubblici, a Prato, sono le 39 famiglie che hanno avuto accesso al fondo di solidarietà istituito dalla Regione e finanziato con 3 milioni di euro. I requisiti erano abbastanza stringenti: importo massimo di 5 mila euro riconosciuto a nuclei residenti in Toscana con Isee inferiore a 36 mila euro, per danni riportati alla prima casa. Le 39 persone avevano nel complesso denunciato danni per 118 mila euro, che potranno essere liquidati per circa 96 mila euro (ad oggi ne sono stati distribuiti 42.976,64).
I pratesi che hanno dovuto fare i conti con il maltempo sono stati molti di più: 906 i privati che hanno compilato le schede di segnalazione di danni al patrimonio immobiliare, per un totale di 4,8 milioni di euro. A questi si aggiungono le 167 imprese che hanno documentato danneggiamenti per 3,9 milioni. Si tratta tuttavia di una stima per difetto: nonostante il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del governo, era chiaro fin dal primo momento che non vi sarebbero state certezze su eventuali contributi da parte dello Stato per aziende e famiglie danneggiate. A distanza di un anno non sono state assegnate risorse e soltanto chi era assicurato ha ottenuto parte dei risarcimenti.
Ingenti anche i dissesti arrecati al patrimonio pubblico: oltre 1500 alberi sradicati dal vento, cartellonistica stradale compromessa, impianti sportivi ed edilizia scolastica lesionata. Il Comune di Prato ha dovuto far fronte a circa 1 milione di euro per la gestione dei soccorsi e della somma urgenza, a cui si sono aggiunti nei mesi successivi 2,8 milioni per le opere di ripristino. La Regione, che si è vista assegnare dallo Stato 12,5 milioni per l’emergenza, ha liquidato una prima tranche agli enti locali: quelli pratesi hanno ricevuto nel complesso circa 588 mila euro; il Comune di Prato – a cui sono stati riconosciuti 435 mila euro – ha finora incassato 129 mila euro. Una boccata di ossigeno per le casse del Comune arriverà a breve dalla compagnia assicurativa che ha riconosciuto all’amministrazione 1,1 milioni di euro per i danni subiti al proprio patrimonio. Tra gli interventi da completare nei prossimi mesi, c’è la risistemazione del verde pubblico: il piano prevede 500 nuove piantumazioni nel 2016. Saranno preferite specie arboree autoctone: aceri rossi, tigli e querce prenderanno il posto dei pini, tra i più colpiti nella tempesta di un anno fa.
Dario Zona
