25 Marzo 2016

Vaccinazione contro la meningite: calano le prenotazioni e aumentano le disdette


Calano le prenotazioni e aumentano anche le disdette nella AsSL Toscana Centro per la vaccinazione contro il meningococco C. Cresce la preoccupazione per gli operatori sanitari delle strutture di igiene e sanità pubblica che invitano la popolazione, soprattutto quella giovane fra 11 e 20 anni ad aderire alla campagna straordinaria, promossa dalla regione Toscana.
Sono infatti i giovani il principale obiettivo di Sanità Pubblica; è importante che nella fascia di età 11 -20 anni si raggiunga una copertura elevata perché sono i giovani che spesso ospitano in faringe il meningococco, i cosiddetti “portatori sani”.
Per questo, in particolare nell’area fiorentina, si è anche pensato di sollecitare l’adesione dei giovani inviando lettere di invito anche alle Società Sportive.
Ambulatori semivuoti e telefoni che non squillano rappresentano infatti un segnale di allarme: solo con la profilassi vaccinale sarà infatti possibile ridurre il rischio di diffusione delle infezioni da Meningococco C (16 dall’inizio del 2016 e 38 casi nel 2015) e la ASL Toscana Centro, con il potenziamento delle aperture straordinarie dei centri vaccinali e con l’introduzione del sistema unico di prenotazione su tutto il territorio, intende vaccinare entro la prossima estate almeno il 70% della popolazione residente.
Tale obiettivo si sta però allontanando dal momento che anche nella giornata di ieri erano migliaia i posti disponibili nel sistema CUP (ormai esteso a tutto il territorio della AUSL Toscana Centro per facilitare il cittadino) e pochissime le prenotazioni. Tanto per fare qualche esempio nell’area pratese, sempre ieri, erano 2.041 i posti liberi e appena 615 quelli occupati con una percentuale pari solo al 30%.
La situazione andava diversamente lo scorso febbraio: sull’onda dei casi di meningite di tipo C che avevano colpito alcuni giovani e dopo l’estensione con delibera regionale della vaccinazione a tutta la popolazione mediamente ogni giorno erano circa 1.600 le richieste di prenotazione (in totale 87.855 solo a Firenze tramite call center, sportelli, web, farmacie).
Proprio in concomitanza con i ricoveri per infezione da meningococco C i giorni di maggior afflusso sono stati quelli del 10, e 11 febbraio rispettivamente con 5.654 e 5.702 prenotazioni giornaliere; il picco è stato raggiunto il 18 febbraio con ben 6.820 prenotazioni: il giorno prima c’era stato un altro caso di meningite. Se nel mese di marzo le prenotazioni complessive erano state 68.170 solo nell’area fiorentina a marzo, compresi anche i territori pratese e pistoiese siamo scesi a 22.953.
Le disdette sono invece arrivare a 12.186

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