Slitta il via all’aumento di capitale da oltre 1,5 miliardi di euro della Banca Popolare di Vicenza. L’istituto vicentino ha incassato la proroga dell’impegno di Unicredit a garantire l’acquisto di quanto non sarà reperito sul mercato. La garanzia all’operazione da parte di Unicredit scadeva il 30 aprile, ma è stata estesa al 10 maggio. Il collocamento – che era previsto per il 18 aprile – potrebbe però subire un ritardo per effetto delle richieste della Consob a cui spetta il via libera definitivo all’operazione. Oggi, il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza ha dovuto prendere atto proprio di una serie di indicazioni ricevute da Consob e ha deliberato di adottare ulteriori misure per rafforzare le tutele e la trasparenza dell’operazione.
In particolare la Consob ha chiesto maggiori garanzie di adeguatezza e appropriatezza delle operazioni di sottoscrizione delle azioni offerte alla clientela, un rafforzamento delle modalità informative e misure volte ad evitare l’abbinamento tra la sottoscrizione di azioni e l’erogazione di finanziamenti. In pratica, la Consob vuole evitare quanto avvenuto nei precedenti aumenti di capitale della BpVi: soci e clienti che sono stati spinti ad acquistare azioni congiuntamente alla concessione di mutui, o senza aver ricevuto adeguate informazioni.
Ma tanto le banche sono come i politici :massa di bugiardi poi fanno come piu conviene