26 Aprile 2016

Commosse il Papa con la sua storia. Don Bledar, il profugo diventato sacerdote, questa sera incontra i giovani a Tobbiana


Da giovane profugo a parroco. La storia di don Bledar Xhuli ha commosso anche papa Francesco quando gli è stata raccontata in prima persona durante il Convegno nazionale di Firenze. Il sacerdote albanese, oggi alla guida della parrocchia di Santa Maria a Campi Bisenzio sarà protagonista di un incontro promosso dal vicariato sud-ovest per martedì 26 aprile alle 21 alla parrocchia di Tobbiana. I promotori sono don Marco Degli Angeli, vice parroco di San Pietro a Iolo, e don Andrea Guglielmi, collaboratore di Tobbiana e compagno di studi di don Bledar.
La vita del sacerdote albanese può essere degna di un film, possiamo dire di avventura: a sedici anni decide di attraversare il Mediterraneo con un passaporto falso, poi, giunto a Firenze, vive sotto un ponte lungo il Mugnone e mangia alla mensa della Caritas. Sarà l’incontro con don Giancarlo Setti, prete fiorentino, a cambiargli la vita. Il giovane Bledar abbraccia la fede e inizia a studiare e la sua storia arriva fino ai nostri giorni. Con lui, a portare la propria testimonianza, ci sarà anche Nassira, giovane donna musulmana del Mali, arrivata a Prato dopo molte vicissitudini. Oggi lavora come operatrice nelle case di accoglienza dei profughi e spesso incontra gli studenti per parlare di ospitalità, pregiudizi e integrazione.
L’incontro con don Bledar e Nassira, rivolto in particolare ai giovani delle parrocchie del vicariato sud-ovest, è aperto a tutti gli interessati.

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