La questione del Creaf tiene ancora banco nel dibattito politico cittadino. Con una richiesta firmata dal capo gruppo Lorenzo Rocchi, il gruppo consiliare del Partito Democratico chiede di mettere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale una mozione che impegni il sindaco Biffoni e la Giunta a “pretendere dagli organismi di Creaf, entro maggio 2016 un piano economico finanziario che permetta di valutare la possibilità del’inizio di attività entro l’anno in corso”. Il Pd chiede in sostanza che il Comune si attivi “stimolando l’azione anche degli altri soci (di Creaf) per garantire le condizioni per l’inizio delle attività all’interno dell’immobile di via Galcianese”. In caso contrario i Democratici propendono per una “soluzione definitiva”, “che interrompa l’inerzia ultradecennale dell’attività di Creaf”.
La proposta del Pd viene criticata dal consigliere comunale Antonio Longo della lista Cenni, che in una nota contesta la richiesta della maggioranza, definendola “inaccettabile e a tratti schizofrenica”.
“È da tempo immemore ormai che questo inutile carrozzone voluto fortemente dalla sinistra forse per fare un piacere ai soliti amici degli amici, pesa sulle spalle dei pratesi, costatoci oltre 20 milioni e che continua a produrre costi ogni anno – scrive Longo -, adesso, dopo che il Sindaco Cenni gridava allo scandalo nella scorsa legislatura, chiedendo che fosse liquidato in tutti i modi, viene chiesto in una mozione dallo schizofrenico Rocchi (che a quanto pare non comunica con i vertici del proprio partito) che sia riportato in attività entro maggio o, in alternativa chiuso. Rocchi, mi perdoni, ma le sue tesi contrastano. O si ha la responsabilità politica di volerci investire (ancora) sulle spalle dei pratesi, oppure si segue le linea che ormai da anni segue il centro destra pratese urlando allo scandalo di una scellerata scelta politica di sinistra di qualche anno fa e lo si dismette”.
ed i soldi fino ad oggi spesi ? Qualcuno dovrà restituirli .