28 Aprile 2016

Galciana, spunta l’ipotesi dell’area pedonale “soft”, ma i residenti chiedono interventi anche sullo spaccio


No alla chiusura totale di via Frescobaldi, sì ad altre soluzioni “soft” per rivitalizzare la zona, sempre più al centro di fenomeni di degrado e spaccio. Riparte da zero il confronto con i cittadini di Galciana per disegnare la viabilità attorno a piazza della Chiesa e dotare la frazione di uno spazio aggregativo più funzionale rispetto a quello attuale.

In un primo momento l’Amministrazione comunale aveva optato per rendere off-limits il tratto compreso tra la parrocchia e il teatro recentemente restaurato: dopo la comparsa dei cartelli sulla strada e le proteste di residenti e commercianti, il Comune ha però deciso di fare un passo indietro e di ripensare in modo diverso tutta l’area.

La prima tappa del confronto si è svolta alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis e dei rappresentanti della Commissione consiliare 3, presieduta da Luca Roti.

“E’ necessario fare una riflessione su quelle che sono le modalità anche più innovative di riqualificazione dello spazio pubblico e di creazione di aree pedonali – ha sottolineato Barberis -. Penso alle cosiddette zone 30, in cui possono circolare pedoni e auto ma a certe condizioni, quindi a una velocità molto bassa”.

“Chiudere questa strada – ha spiegato Luca Chiti, esercente – voleva dire sconvolgere completamente la circolazione e mettere cittadini e commercianti in forte difficoltà. Chiediamo di mantenere alta l’attenzione, soprattutto per quanto riguarda la possibilità per tutti di raggiungere negozi e attività di somministrazione. Fondamentali, dunque, i parcheggi: senza gli spazi di sosta il paese perde parte della propria linfa vitale”.

Del traffico e dei flussi viari nella zona si parlerà il prossimo 4 maggio, durante il tavolo, nella sede dell’ex circoscrizione, dedicato all’ascolto degli abitanti per stendere il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. A preoccupare la comunità è però anche lo smercio di sostanze al dettaglio, in pieno giorno e a due passi dalle abitazioni.

“Forse dopo l’intensificazione dei controlli al Serraglio lo spaccio si è spostato nelle periferie. Qui – ha rimarcato Stefania Nanni, negoziante della zona – abbiamo notato la presenza di soggetti che, indisturbati, trafficano sul marciapiede come se nulla fosse. Non ci sentiamo sicuri e la situazione peggiora anno dopo anno. Vorremmo più controlli e maggiore presenza delle forze dell’ordine”.

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