Il traguardo dei 100 anni non è alla portata di tutte le imprese: se poi il settore è quello tessile, che ha conosciuto vicende difficili; se la famiglia che la gestisce è dal 1916 sempre la stessa; se l’azienda ha subito nel tempo, superandole brillantemente, vicissitudini complesse e talora drammatiche, allora la ricorrenza è ancora più significativa. Il Lanificio Fratelli Bacci ha voluto festeggiare il suo importante “compleanno” con la rilevanza che questo merita e in linea con lo spirito che da sempre caratterizza l’azienda: lavorare in gruppo, tutti insieme, membri della famiglia delle diverse generazioni e collaboratori interni ed esterni all’azienda. I festeggiamenti sono iniziati ieri con una messa celebrata nei reparti produttivi dell’azienda, in via della Sala a Firenze, e sono proseguiti a Prato con la serata conviviale “CentoBacci” al Museo del tessuto. 350 persone hanno condiviso questo momento di festa con la famiglia Bacci, 9 membri della quale (fratelli e cugini di vari gradi) sono direttamente impegnati in azienda, mentre altri 2 vi collaborano attivamente dall’esterno portando il contributo delle loro competenze professionali. E’ stata la componente femminile dei Bacci, 6 determinate signore che ricoprono vari incarichi in azienda, a costituire il comitato per i festeggiamenti e ad organizzare gli eventi. Molto particolare l’invito alla serata al Museo del tessuto: non il classico cartoncino ma un tessuto realizzato ad hoc, che riporta con perfetta nitidezza testo ed elementi grafici grazie alla lavorazione jacquard di un telaio di ultima generazione recentemente acquistato dal lanificio. L’azienda infatti, oltre ad animare una filiera produttiva con una catena di fornitura esterna, dispone di reparti produttivi interni per la tessitura e il finissaggio. Il Lanificio Bacci dispone anche di un ricchissimo archivio con i campioni di tutti i prodotti e le coloriture a partire dal 1950. “Un’emozione fortissima, con l’allegria che si associa alla commozione e al pensiero delle generazioni della nostra famiglia che si sono succedute in azienda e che ci hanno portato a questo traguardo. – così Filippo Bacci, presidente del Consiglio di amministrazione dell’azienda commenta gli eventi di ieri, messa in fabbrica e festa al Museo del tessuto – E’ con questi sentimenti che abbiamo vissuto la giornata di ieri e certamente nello stesso modo vivremo anche le altre iniziative in programma in questo anno per noi così speciale. La più vicina nel tempo è l’assegnazione di borse di studio a studenti dell’Istituto Buzzi di vari indirizzi: un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto per dare un segnale di fiducia nei giovani e nel futuro. La fiducia anima la nostra attività in tutti i suoi aspetti, dagli investimenti che stiamo facendo alle strategie aziendali nel loro complesso. Il nostro centenario è per noi anche un modo per mandare un messaggio di speranza: il Lanificio Fratelli Bacci è sopravvissuto alla totale distruzione provocata dalla guerra, all’alluvione del 1966, alla scomparsa prematura di membri della famiglia che avevano ruoli chiave in azienda, eppure è ancora qua, vitalissimo e pronto ad affrontare le sfide future”. Il Lanificio Fratelli Bacci fattura oltre 10 milioni di euro e conta 41 dipendenti. La sua produzione prevalente è costituita da tessuti uniti e fantasia, doppia faccia, realizzati con filati di fibre preziose come cashmere, mohair, seta, alpaca, cammello e lane fini e extrafini. I tessuti sono destinati all’abbigliamento sia femminile che maschile, giacche, tailleur e capospalla; ultimamente la produzione si è anche estesa al settore dell’arredamento di lusso da interni. L’export rappresenta il 70% del fatturato e ha come principali mercati di riferimento paesi europei come Gran Bretagna, Francia, Germania, ma anche Stati Uniti, Giappone, Sud Corea, Cina.