Atmosfera delle grandi occasioni, in sala Gonfalone di palazzo Panciatichi, per celebrare la seconda giovinezza di un salume povero ma di gran gusto: la mortadella di Prato, che ha ottenuto dall’Unione europea il marchio di Indicazione geografica protetta. “La solennità di questa sala ben si addice al titolo Igp conquistato dalla mortadella di Prato”, ha esordito il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, “grazie alla maestria dei beccai, gli artigiani della carne, che da generazioni caratterizzano la nostra cucina, identificando la Toscana nel mondo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini, espressione del territorio pratese, che si sono concentrati in particolare sull’identità del luogo, quindi sulla “laboriosità, determinazione e cocciutaggine dei pratesi”. Valori importanti per arrivare a farsi conoscere, quindi “a raccontare il territorio attraverso l’intuito, la tradizione e la qualità”, come ha affermato il sindaco di Prato Matteo Biffoni. “Grazie per questa bella iniziativa”, ha detto con forza l’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi: “Oggi è la festa dei produttori che credono nella tipicità toscana, nei prodotti di eccellenza legati al territorio – ha continuato – Se lavoriamo tutti insieme possiamo farcela, avanti quindi su questa strada, per dare nuove opportunità di lavoro e di crescita alle nostre comunità, per portare l’agroalimentare della Toscana nel mondo”.
“Grazie a tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa”, hanno affermato sia il presidente della Camera di Commercio di Prato Luca Giusti che il produttore Carlo Conti, dell’Associazione di Tutela della mortadella.