Sono pronti a lanciare una raccolta di firme a sostegno della petizione per richiedere che il servizio a cui hanno iscritto i loro figli appena un mese fa venga mantenuto così com’è stato fino ad ora. Non si placa la protesta dei genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia di Figline, una delle tre strutture comunali, insieme al nido di Tavola e all’asilo di Fontanelle, che l’amministrazione ha deciso di appaltare dal prossimo anno a cooperative esterne. Anche questa mattina, a Figline, nuova protesta con esposizione di striscioni.
“Vogliamo le nostre maestre” ripetono i genitori per bocca di una delle rappresentanti, Elisa Tempestini, “vogliamo un servizio di qualità, funzionante, ormai consolidato e con un rapporto fiduciario. Il Comune – aggiungono – difende la posizione n maniera ideologica, ci hanno detto che non è possibile fare altrimenti ma noi siamo sicuri che non sia così”.
Tramite un avvocato – uno dei genitori dei bambini – i genitori hanno scritto il testo della petizione e nei prossimi giorni si recheranno in questura per avere il permesso per una manifestazione pubblica in occasione del prossimo consiglio comunale.
“Nel frattempo – spiegano ancora – stiamo continuando a documentarci su possibili soluzioni alternative a questa proposta, pensiamo che possano essere trovate e applicate: per esempio attingendo dalle graduatorie di chi insegna da meno di 36 mesi. Anche perché mantenere il servizio così com’è è un nostro diritto: noi abbiamo riconfermato l’iscrizione a questa scuola perché contavamo su un certo tipo di servizio.
Le carte sono state cambiate dopo e questo ci è sembrato profondamente scorretto”. Non solo: a questo punto è anche difficile ritirare l’iscrizione: “A Figline esiste solo questo asilo come stradario, e gli altri sono fuori mano e comunque tutti pieni. Spostare i nostri figli risulta quindi una alternativa non praticabile”.