29 Aprile 2016

Omicidio del Campaccio, la nipote della vittima: “Sarebbe potuto accadere a chiunque. Caro sindaco, aiuti la mia Prato”


Un messaggio accorato, affidato al gruppo Facebook “Sei di Prato se”, in cui la nipote della vittima dell’omicidio di via del Campaccio si rivolge al sindaco Matteo Biffoni per chiedere giustizia e sicurezza.
Per l’omicidio di Fouad Ouahboun, cittadino di 64 anni marocchino, è stato arrestato un connazionale, Legdali Hicham, 24 anni, accusato di aver colpito a morte l’uomo con il gesso che portava all’avambraccio, in preda ai fumi dell’alcol.
“Non ne posso più di questo schifo…mio zio è morto ingiustamente ucciso dai suoi stessi connazionali e in conseguenza di ciò, sono state scritte sul suo conto cose assolutamente Non veritiere” scrive la ragazza, 25 anni, nata e cresciuta a Prato, che poi si appella al primo cittadino: “Voglio tornare a respirare e a credere nella giustizia e nella mia città. La prego!”.
“Si è vero sono di origini marocchine e non ne posso più di aprire i giornali e vedere che i miei connazionali stanno mettendo in ginocchio la mia Città e di conseguenza gli stessi residenti. ..abbiamo paura di uscire da soli o anche accompagnati” – scrive la ragazza che continua: “Oltre a chiedere giustizia per mio zio ho bisogno di chiederLe di aiutare la mia Prato …la città dove sono nata e cresciuta . .la città di cui andavo orgogliosa e fiera”.

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A.D.
A.D.
8 anni fa

Il delinquere è in tutte le etnie,la comprendo,ma non deve fare appello per far tacere i giornali,ma ai suoi connazionali i quali devono rispettare le leggi e i costumi del paese che li ha accolti.