Un messaggio accorato, affidato al gruppo Facebook “Sei di Prato se”, in cui la nipote della vittima dell’omicidio di via del Campaccio si rivolge al sindaco Matteo Biffoni per chiedere giustizia e sicurezza.
Per l’omicidio di Fouad Ouahboun, cittadino di 64 anni marocchino, è stato arrestato un connazionale, Legdali Hicham, 24 anni, accusato di aver colpito a morte l’uomo con il gesso che portava all’avambraccio, in preda ai fumi dell’alcol.
“Non ne posso più di questo schifo…mio zio è morto ingiustamente ucciso dai suoi stessi connazionali e in conseguenza di ciò, sono state scritte sul suo conto cose assolutamente Non veritiere” scrive la ragazza, 25 anni, nata e cresciuta a Prato, che poi si appella al primo cittadino: “Voglio tornare a respirare e a credere nella giustizia e nella mia città. La prego!”.
“Si è vero sono di origini marocchine e non ne posso più di aprire i giornali e vedere che i miei connazionali stanno mettendo in ginocchio la mia Città e di conseguenza gli stessi residenti. ..abbiamo paura di uscire da soli o anche accompagnati” – scrive la ragazza che continua: “Oltre a chiedere giustizia per mio zio ho bisogno di chiederLe di aiutare la mia Prato …la città dove sono nata e cresciuta . .la città di cui andavo orgogliosa e fiera”.
Il delinquere è in tutte le etnie,la comprendo,ma non deve fare appello per far tacere i giornali,ma ai suoi connazionali i quali devono rispettare le leggi e i costumi del paese che li ha accolti.