2 Aprile 2016

Rivendevano scarti tessili senza trattamento. Sigilli ad una azienda del Macrolotto 0


Un impianto di recupero di cascami tessili nel Macrolotto 0 dove in realtà si rivendevano gli scarti senza alcun trattamento. È quanto ha scoperto la polizia municipale durante un controllo interforze eseguito nell’ambito del contrasto alla gestione illecita di rifiuti. A seguito degli accertamenti effettuati dal nucleo ambientale della polizia municipale congiuntamente al dipartimento Arpat di Prato è emerso che l’attività veniva svolta in locali in precarie condizioni igienico sanitarie e senza effettuare le dovute pratiche di igienizzazione dei cascami tessili, stipati all’interno dell’immobile in grandi quantitativi e contenuti in sacchi neri provenienti dalle varie confezioni e pronto moda della città e che quindi sono da considerarsi come “rifiuti speciali non pericolosi”. In pratica venivano messi in vendita materiali qualificabili ancora come rifiuti e non come materiale recuperato e trattato, sottoponendoli ad una operazione di recupero solo fittizia.

Durante i controlli sono state riscontrate anche numerose violazioni in materia di normativa antincendio e sicurezza sui luoghi di lavoro dal personale degli altri enti intervenuti, nonché la presenza di un lavoratore a nero.

Sono stati quindi apposti i sigilli all’azienda e il titolare, C.X. , cittadino cinese di 44 anni, è stato deferito all’autorità giudiziaria per smaltimento illecito di rifiuti e per utilizzo dei locali in difformità a quanto autorizzato.

L’attività fa parte di un programma annuale di interventi interforze, mirati sulle aziende a maggior impatto ambientale, svolti con la collaborazione anche di Arpat. In questo ambito sono già stati condotti 6 controlli dall’inizio dell’anno, che hanno coinvolto 2 aziende di recupero rifiuti, 2 stamperie, una tintoria e una lavanderia industriale. Dagli interventi sono scaturite 5 comunicazioni di notizie di reato e due sequestri di aziende per violazioni alla normativa ambientale .