Pochi giorni ancora e il maxi concorso per la scuola indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione entrerà nel vivo. Partenza in tutta Italia il prossimo 28 aprile, dopo una serie di slittamenti da ottobre a oggi: il concorso porterà alla stabilizzazione, in Italia, di oltre 63700 docenti nel prossimo triennio. A livello regionale sono 4648 i posti disponibili, di cui circa 200 a Prato, spalmati su diversi ordini di istruzione, tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Al concorso avranno accesso gli insegnanti iscritti nella graduatoria a esaurimento (gae) e gli iscritti nella cosiddetta seconda fascia abilitati con il TSA. In alcune scuole questo significherà l’esclusione dal concorso di docenti già in servizio ma privi dei requisiti necessari per l’accesso alla selezione. Per il momento il calendario delle prove è stato pubblicato fino al 6 di maggio, e non sono previste date a Prato; ma non si esclude che anche i plessi provinciali vengano coinvolti nelle prossime fasi del concorso. Soprattutto, quello che sconcerta i presidi sono le tempistiche della selezione: anche alcuni dei docenti oggi in servizio dovranno assentarsi per affrontare le prove, proprio nel momento conclusivo dell’anno scolastico. Per i sindacati, comunque, il concorsone è ben lontano dal risolvere i problemi della scuola, anzi: anche in Toscana le sigle lamentano la mancanza di una sanatoria preventiva che regoli le tante tipologie di docenti rimasti fuori dal concorso.
Lu. Pe.
