11 Aprile 2016

Video osè al Gramsci-Keynes: sostituita l’insegnante. I colleghi difendono la preside


Niente lezione oggi per l’insegnante dell’istituto Gramsci-Keynes, finita nella bufera dopo la diffusione del video che la ritrae mentre improvvisa un balletto osè dietro la cattedra, subito ripreso col telefonino dagli studenti. La docente di informatica ha inviato un certificato medico alla scuola e probabilmente non tornerà nella struttura di via Reggiana almeno per un paio di giorni.

Intanto, sempre da oggi, è scattata la sostituzione interna della professoressa: al suo posto è subentrata un’altra insegnante dell’istituto, che accompagnerà i ragazzi nel loro percorso fino alla fine dell’anno. “Visto il clamore mediatico che questa vicenda ha suscitato – spiega la dirigente scolastica Grazia Maria Tempesti – abbiamo preferito optare per questa soluzione, nell’interesse di tutti, sia per facilitare la docente che i ragazzi, e consentire alla didattica di proseguire regolarmente”. Spetterà adesso all’Ufficio scolastico provinciale decidere se prendere o meno provvedimenti nei confronti della professoressa sulla base del procedimento disciplinare aperto dalla preside e sulle contro-deduzioni che l’insegnante dovrà inviare entro 15 giorni.

In attesa di conoscere l’esito del caso, il personale docente e Ata della scuola ha diffuso una lettera per difendere il lavoro quotidiano della dirigente Tempesti. “Ciò che è accaduto verrà valutato nelle sedi opportune – si legge nel documento -. A noi sta a cuore ricordare il clima culturale, l’atmosfera di lavoro, la dimensione collettiva che ha sempre caratterizzato il nostro istituto. Molti di noi hanno lavorato, da precari e poi da insegnanti di ruolo, in numerose realtà scolastiche diverse. In pochissime tra queste abbiamo trovato garantita come al Gramsci­ Keynes la libertà d’insegnamento, la ricerca didattica, l’innovazione metodologica, l’attenzione alle relazioni di classe e fra colleghi. Alla nostra dirigente – prosegue la missiva – non può certamente essere imputato ‘lassismo’, bensì riconosciuto il merito di non lasciarsi attrarre da smanie di dirigismo e di saper nutrire un sincero rispetto per il prossimo: per la sua classe insegnante, che evidentemente merita stima, come per gli studenti che possono trovare sempre in lei ascolto, in un clima di accoglienza reale e non di facciata, come dimostra l’eterogeneità della popolazione scolastica del nostro istituto”. Una lettera lunga e articolata che non manca di lanciare una stoccata finale. “Le banali e un po’ squallide strumentalizzazioni politiche di partiti, o di micro­ partiti o di gruppetti aspiranti partiti, non ci interessano. La nostra scuola, pur con tutti i suoi problemi, è una cosa molto più seria. E molto più bella”, termina il documento.

G.G

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pisolo
pisolo
8 anni fa

Ma mandaela a spalar mota al depuratore di Baciacavallo, altro che a insegnare!

Aldo
Aldo
8 anni fa

La scuola…che brutto posto per i nostri figli negli ultimi 20 anni, riforma scolastica una peggio dell’altra. Molti insegnanti incapaci e tanti alla ricerca del posto fisso dove scaldare un banco. Non me ne vogliano quelli che fanno questo lavoro con amore e con le poche risorse, loro hanno il doppio della mia stima, dal momento che lavorano in una scuola distrutta dalle politiche sbagliate e dai troppi poteri ai genitori.

Caino
Caino
8 anni fa

Chi odia i gay vuole nascondere il gay che è in lui…

pisolo
pisolo
8 anni fa

Chi vuol bypassare la normalita’ per sottolineare il diverso cosa vuole nascondere caro Caino? Qui comunque non è questione di gay o non gay è questione di ruolo: un insegnante è è pagato per fare il suo lavoro, ovvero insegnare, se uno vuol fare lo spogliarello si impieghi al cabaret!

pisolo
pisolo
8 anni fa

E chi discrimina le unioni eterosessuali tradizionali e la famiglia regolare cosa vuole nascondere?