17 Maggio 2016

Al Centro Pecci 3,5 milioni di fondi Por-Fesr e il governatore Rossi punta al Sistema museale regionale


Il museo Pecci tira un sospiro di sollievo, con la firma dell’Accordo di valorizzazione e promozione dei Beni culturali in Toscana e per la costituzione del sistema museale regionale: una parte dei 30 milioni di euro dei fondi Por-Fesr – destinati ai grandi attrattori culturali museali – entreranno nelle casse proprio del nostro Pecci, che la fa da padrone in regione per quel che riguarda l’arte contemporanea. Si parla di circa 3,5 milioni di euro: è in essere, infatti un accordo di programma che vede come protagonisti il Comune di Prato, la Regione, l’amministrazione pistoiese e la fondazione Marino Marini di Firenze, in cui sono previsti 5 milioni di finanziamenti dai fondi Fesr; di questi, come detto, una buona parte andranno per i lavori di ristrutturazione del Centro per l’arte contemporanea pratese. “Si tratta – ha spiegato il presidente Rossi dopo la firma dell’ accordo, che ha interessato lui e il ministro del Mibact Franceschini – di un atto importante che prevede un’intesa forte e stringente tra Regione e Ministero. Ciascuno dei soggetti firmatari si impegna a co-gestire interventi di propria competenza, a testimonianza del rapporto di fiducia che unisce le due istituzioni. Scegliamo di rafforzare la strada della condivisione e della sinergia, nell’esclusivo interesse della cultura e della migliore gestione del nostro straordinario patrimonio materiale e immateriale. L’importanza di questa firma è racchiusa nei numeri: in Toscana hanno sede circa 700 dei 4.300 musei esistenti in Italia. Vogliamo armonizzare il complesso dei musei toscani, migliorandone la qualità in termini di catalogazione, accessibilità, innovazione, con un comune impegno per la promozione del mecenatismo culturale”.
L’Accordo durerà tre anni, fino al maggio 2019, ed è rinnovabile per altri tre. Entro la fine del 2016 Regione e Ministero approveranno un Piano strategico di sviluppo culturale il cui obiettivo prioritario è la valorizzazione del patrimonio culturale quale motore di sviluppo economico e sociale.