3 Maggio 2016

Davide Cerullo, ex affiliato alla camorra, racconta il suo impegno nel sociale: “La scuola fa paura alle mafie” VIDEO


Da ex affiliato alla camorra e detenuto al carcere di Poggioreale di Napoli, a uomo impegnato nel sociale. E’ la storia di Davide Cerullo, nato alla periferia di Napoli e cresciuto a Scampia, dal passato difficile. A 14 anni infatti è entrato nell’esercito della malavita, ha commesso alcuni reati e a 16 anni è stato arrestato per la prima volta. Un anno dopo, a 17 anni, è stato vittima di un agguato, è stato ferito gravemente alle gambe ed ha trascorso 40 giorni in ospedale. Appena maggiorenne è stato nuovamente arrestato e portato al carcere di Poggioreale, ed è proprio lì che ha dato una svolta alla sua vita. “Tornando dall’ora d’aria sulla mia branda ho trovato un Vangelo, ho iniziato a leggerlo, negli atti degli apostoli ho letto ripetutamente il nome Davide. Mi sono sentito parte integrante di quella storia, al punto che ho strappato quelle pagine del Vangelo, che conservo ancora oggi”, ha spiegato Davide, che ieri ha incontrato gli studenti e i cittadini alla scuola Pier Cironi, in occasione del progetto “Settimana della Legalità”, promosso dall’istituto comprensivo e finalizzato alla conoscenza e alla riflessione su problematiche sociali e attuali. Oggi Cerullo è sposato, ha due figli, ha scritto alcuni libri e, dopo essere stato per tanti anni a Modena, ha deciso di tornare a Scampia, dove ha aperto il “Centro insieme” e ha fondato un’associazione, “L’albero delle storie”, uno spazio per il sostegno educativo, la crescita, il dialogo e l’incontro e si sta impegnando in prima persona per spiegare ai piccoli della periferia di Napoli che un’altra strada è possibile, che c’è una via di uscita.

Sentiamo l’intervista a Davide Cerullo.

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