24 Maggio 2016

Esternalizzazione dei servizi educativi, la Cisl attacca il Comune


La Cisl di Prato e Firenze torna a criticare la scelta dell’amministrazione di affidare i servizi educativi di due scuole dell’infanzia ed un asilo comunali a cooperative.
“Due scuole dell’infanzia (Fontanelle e Figline) e 1 asilo nido comunale (Tavola) saranno esternalizzati, questa è la sentenza dell’amministrazione pratese, nonostante la prossima assunzione di ben 36 maestre. Ma si rileva un’illogicità/anomalia nei modi e nella tempistica – scrive al Cisl – L’Amministrazione il 13.11.2015, dopo più di trent’anni, ha indetto un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 36 istruttori educativi.
La procedura concorsuale merita particolare attenzione. Non solo per il lodevole sforzo di investimento nel personale educativo pubblico.
La partecipazione è stata concessa non solo a coloro che sono in possesso di un titolo di studio valido alternativamente per il nido (educatore) e per l’infanzia (insegnante), ma anche a coloro che hanno un titolo valido solo per il nido.
La procedura concorsuale non è terminata e, conseguentemente, non è possibile sapere quali e quanti profili (educatori e/o educatori/insegnanti) risulteranno vincitori dei 36 posti.
Perché dichiarare che mancheranno 12 insegnanti (8 Fontanelle – 4 Figline) e 6 educatori (Il Ranocchio) prima della graduatoria finale? Perché innescare una logica di sospetto e potenziali ricorsi? Perché esternalizzare proprio Figline, le Fontanelle e Il Ranocchio?
Non solo. Ad aprile, in occasione della piacevole informazione alle organizzazioni sindacali delle 6 + 30 assunzioni, l’amministrazione comunicò che i 5 Spazio Gioco sarebbero stati coperti da educatori con incarico a termine. Allora perché esternalizzare 2 infanzie e un nido? Non sarebbe meglio sfruttare la nuova graduatoria ed assumere 18 maestre a tempo determinato con meno di 36 mesi di servizio?
Rilevato che non sono state date risposte neanche ai genitori in consiglio comunale e in commissione, si chiede direttamente al Sindaco di fornire i dovuti chiarimenti alle candidate, alle lavoratrici, attuali e future, e alle famiglie”.

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