“La voragine sul Lungarno a Firenze? La colpa è di Renzi”. Il marziano Ignazio Marino è atterrato a Prato e non ha risparmiato il suo nemico pubblico numero uno: il Premier. Invitato dal Caffè Letterario Bacchino, l’ex sindaco di Roma ieri pomeriggio, sabato 28 maggio, era in città per presentare il libro (Un marziano a Roma) scritto per spiegare, dal suo punto di vista, come sono andate veramente le vicende romane che hanno portato il Pd a far cadere la sua giunta.
Intervistato dal giornalista Giorgio Bernardini, alla presenza di Diego Blasi del Bacchino e del dottor Stefano Ciatti, Marino, come nel suo stile, dopo aver ringraziato cittadini e assessori che lo hanno sostenuto fino in fondo durante il suo mandato, non ha risparmiato nessuno, attaccando frontalmente i dirigenti del Pd, Renzi in testa.
E ai microfoni di Tv Prato ha accusato direttamente il Premier di mala gestione durante la sua esperienza alla guida del Comune di Firenze. “È evidente che una tragedia di queste dimensioni (dice riferendosi al crollo del Lungarno Torrigiani NdR) è legata al fatto che i sindaci non hanno curato la città, sarebbe ingiusto dare tutta la colpa, anche se ne ha, a Nardella. Il sindaco precedente, che ha un nome e un cognome: Matteo Renzi, si è preoccupato di seguire ambizioni personali e non si è curato della manutenzione ordinaria di una città che è un gioiello nel mondo”.
Su Pd e sul referendum costituzionale d’ottobre: “Io credo che il Pd debba essere strutturalmente rifondato. Abbiamo un governo che è di centrodestra non è quello che ho votato alle elezioni del 2013. Abbiamo al ministero dell’interno un pupillo dei Berlusconi, la stessa cosa al dicastero della salute. Al referendum voterò no – conclude Marino – Renzi ha voluto personalizzare il voto. Io sono contro a una riforma firmata con Denis Verdini”.
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