In Calvana spunta la scritta “No inc”, contro la realizzazione dell’impianto di incenerimento a Case Passerini


Da questa mattina in Calvana, lato Calenzano, è comparsa la scritta “No inc”. A realizzarla alcuni componenti del gruppo “Assemblea per la piana contro le nocività”, formato da comitati, gruppi politici organizzati, associazioni e singoli cittadini determinati a difendere il territorio e la salute di chi abita e lavora nella piana Firenze-Prato- Pistoia. L’Assemblea infatti si oppone alla realizzazione dell’impianto di incenerimento previsto a Case Passerini, tra Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio e si batte per la chiusura degli inceneritori di Montale, Selvapiana e Baciacavallo.

Una scritta, quella comparsa stamani sulla catena montuosa, realizzata per portare all’attenzione di tutti, cittadini e istituzioni, i problemi che possono derivare dall’installazione di un nuovo inceneritore, e allo stesso tempo per invitare tutti alla manifestazione “Fermiamo gli inceneritori. Difendiamo i territori e la salute”, che si terrà sabato 14 maggio con ritrovo alle 14:30 al Parco San Donato di via di Novoli a Firenze.

Un’iniziativa – secondo quanto riportato dalla pagina Facebook dedicata all’evento – organizzata da “Mamme no inceneritore”, “Zero Waste Italy” e “Assemblea per la piana contro le nocività”, alla quale parteciperanno comitati contro gli inceneritori da tutta Italia e che prevede una camminata tutti insieme lungo alcune vie principali della città, con arrivo in centro, dove ci saranno interventi e musica con il sostegno di Bandabardò, Bobo Rondelli, Malasuerte Fi Sud e Bamboozled The Band. “Diciamo no agli inceneritori e si a un’altra filosofia, rifiuti zero, che già esiste da oltre 15 anni in altre parti del mondo  – ha commentato un rappresentate di Mamme no inceneritore -. Le materie prime sono limitate a livello mondiale, è assurdo bruciarle e renderle così inutilizzabili. La filosofia dell’incenerimento non porta a pratiche di riciclo. Le alternative esistono, nessun rischio per la salute umana e ambientale è accettabile perché è evitabile”.

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