Un doppio nastro rosso, che dall’esterno entra in quella che un tempo era la fabbrica di stracci Befani: un’onda sinuosa che avvolge la grande scalinata centrale e dona movimento ai parapetti, disegnando micro-luoghi destinati a ridare lustro alla piazza centrale.
Rinasce così il volto del palazzo Prato City, progettato dagli architetti Paolo Mattiolo e Massimo Guglielmotto di Torino. Sono loro i vincitori del concorso nazionale di idee, promosso dalla proprietà – la società Patrimonio Immobiliare -, per rinnovare immagine e contenuti dello storico edificio, oggi sede di uffici e attività direzionali. Al team è andato un premio di 5mila euro come riconoscimento per la creatività.
“L’abbiamo pensata per ospitare feste, intrattenimenti, ma anche eventi culturali. Le persone – spiega Paolo Mattiolo, del team vincitore – potranno partecipare a convegni: è infatti presente un palco con sedute. Ma ci si potrà anche rilassare sorseggiando qualcosa e stando in compagnia”.
La cerimonia, andata in scena ieri pomeriggio proprio al prato City, è stata anche l’occasione per inaugurare la mostra che rende visibili tutte le soluzioni progettuali che hanno partecipato al bando: le porte dell’allestimento resteranno aperte fino al 7 giugno prossimo.
Intanto già si guarda al futuro: alla programmazione dei lavori e alla collaborazione col Comune per dare spazio a fiere, dibattiti, manifestazioni. Il costo complessivo del restyling (a carico della società) si aggira attorno ai trecentomila euro.
“Finita la mostra, ci metteremo ad un tavolo e decideremo quando partire, come partire, se fare un unico intervento o procedere per step – sottolinea Monica Mori della società Patrimonio Immobiliare -. La proprietà ha sempre creduto in questa struttura, nel suo potenziale, e intende andare avanti per valorizzarla al meglio”.
“Le cosiddette ‘Creazioni Urbane’, ad esempio, portate avanti dall’assessorato del vicesindaco Faggi, possono essere messe a punto dai cittadini in spazi come questi. Quindi invito tutti – conclude l’assessore comunale all’Urbanistica valerio Barberis – a proporre, non solo qui ma anche in altri contesti, privati ma di uso pubblico, iniziative che troveranno senza dubbio l’appoggio dell’Amministrazione”.
