Più di 8000 donazioni di sangue intero e 9000 donazioni di plasma a Prato, ma non basta. E’ ancora carenza sangue nella nostra città, a fronte di un lieve calo nel 2015 che riguarda l’intera Toscana. Per avere un’autosufficienza a livello regionale, bisognerebbe salire del 3% con le donazioni, fanno sapere dal centro trasfusionale dell’Usl di Prato, che ne ha parlato al convegno di oggi in Palazzo comunale dedicato al tema. A coordinare il dibattito, al quale nella prima parte della mattinata hanno partecipato anche il sindaco Matteo Biffoni e il consigliere regionale Nicola Ciolini, la presidente del consiglio Ilaria Santi. Sono intervenuti, tra gli altri, i presidenti delle due associazioni che si occupano della raccolta del sangue, Avis e Fratres. In particolare, così come fatto sapere in occasione degli appelli lanciati nei giorni scorsi, è il gruppo 0, sia positivo che negativo, a mancare. Il convegno di oggi si è posto dunque l’obiettivo di parlare di donazione, ma anche di sfatare alcuni miti come il dolore e le possibili controindicazioni. Sensibilizzazione e informazione, anche a beneficio dei vari studenti presenti: tre classi di licei pratesi e alcuni aspiranti infermieri del Corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Firenze.
Forse se non avessero tolto le donazioni domenicali nelle sezioni della Misericordia qualche donazione in più ci sarebbe.