“Nei mesi scorsi a Prato sono venuti alla luce in modo drammatico fenomeni come la prostituzione cinese in piazza Mercatale e lo spaccio di droga al Serraglio, finite sotto i riflettori della televisione nazionale. Le risoluzioni clamorose all’indomani delle denunce tv non si sono rivelate fruttuose: occorre qualcosa di diverso, più strutturato e duraturo”. Così il coordinamento dei comitati cittadini parla per bocca di Franco Aspite si mobilita e, insieme ai commercianti del centro storico, annuncia l’avvio di un processo partecipativo proprio sul capitolo sicurezza. “Coi commercianti noi comitati già da tempo abbiamo in mente di fare qualcosa, e dopo la manifestazione lungo la via Magnolfi, dal Duomo al Serraglio, ora tocca mettersi intorno a un tavolo magari coinvolgendo anche degli esperti, per ragionare a tutto tondo sulla sicurezza, reale e percepita, la riqualificazione urbana, l’inclusione sociale, e trovare soluzioni più durature. Per questo, vogliamo invitare tutti i cittadini a partecipare: le iniziative fatte in emergenza non sono sufficienti a contenere certi fenomeni”.
Maggiori dettagli verranno illustrati giovedì in una conferenza stampa.
…ehmm…. si chiama comunemente GIUSTIZIA CON GALERA ED IN CASO DI “STRANIERI” RIMPATRIO FORZATO…
ma qui l’è tutta una barzelletta
la tanto sbandierata “integrazione” funziona soltanto – e non sempre – quando il paese è in forte crescita economica e culturale, e qui invece siamo in recessione da oltre un decennio….
Ma passeggiando per le strade di Prato e vedendo i negozi che sono stati aperti recentemente non vi viene in mente la canzone di Angelo Branduardi “la fiera dell’est”?molto pittoresca la riqualificazione urbana……..