4 Giugno 2016

Task force dell’Asl centro per ridurre le liste d’attesa


Mai più proteste da parte dei cittadini per le lunghe liste di attesa, subito incremento dell’attività ambulatoriale e di diagnostica, con prestazioni aggiuntive da parte del personale dipendente fino all’eventuale ricorso alle strutture private accreditate. Sarà un’operazione immediata che dovrà dare i primi risultati già alla fine della prossima estate da attuare, quindi, tempestivamente con azioni correttive in tutti i territori: Empoli, Firenze, Pistoia e Prato.
E’ questo, in estrema sintesi, il piano straordinario deciso dalla direzione aziendale della AUSL Toscana centro per raggiungere un equilibrio tra le sempre più numerose richieste dei cittadini e la disponibilità di visite e indagini diagnostiche.
In questi giorni il direttore generale Paolo Morello Marchese ha istituito una task force aziendale, con un apposito budget dedicato e disponibilità di spesa immediata sulla base delle effettive contromisure che si renderanno necessarie per superare le criticità riscontrate. La task force è coordinata dal direttore della rete ospedaliera aziendale (Luca Nardi), di cui fanno parte i direttori sanitari dei presidi ospedalieri e i responsabili aziendali della programmazione specialistica ambulatoriale e dei Cup; in pratica tutti coloro che, a vario titolo (sanitario, amministrativo, tecnico), si occupano di liste d’attesa.
Il gruppo, subito operativo, avrà il compito di monitorare costantemente (ogni 15 giorni) l’andamento delle liste di attesa in tutte le sedi di erogazione dell’Azienda Sanitaria e per prima cosa verificare se vengono rispettati i tempi per le visite specialistiche ambulatoriali e le indagini diagnostiche identificate dalla Regione (in tutto 17 visite specialistiche e 43 prestazioni diagnostiche).
I primi interventi “correttivi” saranno attuati facendo ricorso alla cosiddetta “produttività aggiuntiva”: in pratica rilevata la disponibilità del personale dipendente saranno aumentate le ore di attività degli operatori sanitari così da incrementare le aperture ambulatoriali e gli esami diagnostici. Sarà pertanto privilegiata la collaborazione del personale dipendente e, se questo contributo dovesse essere insufficiente, saranno anche attivati specifici contratti con i professionisti convenzionati fino al ricorso alle strutture private già convenzionate con l’Azienda sanitaria alle quali sarà richiesto l’incremento dell’offerta nelle discipline nelle quali si evidenzieranno le maggiori criticità con due modalità: acquistando nuovi pacchetti di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle concordate o modificando l’offerta contrattualizzata verso l’erogazione di alcune prestazioni in luogo di altre.
Nel 2015 le Aziende Sanitarie confluite nella AUSL Toscana centro per le 9 visite che devono essere assicurate entro 15 giorni (neurologia, ginecologia, cardiologia, chirurgia generale, dermatologia, ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria, urologia e oculistica) hanno erogato complessivamente 410.455 prestazioni (84.534 Pistoia, 74.583 Prato, 162.883 Firenze e 88.455 Empoli); nel 75% dei casi la prenotazione è stata assicurata entro i 15 giorni; dai 16 ai 30 giorni in 8,3% dei casi e oltre i 30 giorni per il 15,7%.
Relativamente alla cosiddetta diagnostica pesante (Risonanze magnetiche e Tc), sempre nel 2015, le prestazioni sono state 127.721 (29.151 a Pistoia, 25.415 a Prato, 50.894 a Firenze e 22.261 a Empoli) e garantite entro 30 giorni nel 71,5% dei casi.

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A.D.
A.D.
7 anni fa

…….la disponibilità del personale dipendente.I sindacati cosa diranno?

pisolo
pisolo
7 anni fa

Caro A.D. diranno che è ingiusto : ed una volta tanto avranno ragione, perchè i nostri politici si fanno belli( per modo di dire) costruendo ospedali che di fatto hanno peggiorato la disponibilita’ di posti letto,che hanno fatto lievitare le spese appaltando i servizi a ditte esterne e che ora per giunta vogliono rivendere per rientrare nei costi! E come vogliono ovviare a queste follie? Bene scaricando le inadempienze sul persoanale dipendente il cui turn-over è bloccato. Io ho avuto recentemente bisogno del Pronto Soccorso e devo dire che piu’ che gli utenti in attesa mi hanno fatto pena gli infermieri ed i medici( il che è tutto dire)costretti a fare un lavoro delicato con i ritmi di un lavoratore a cottimo. E questi signori vogliono farsi belli caricando i dipendenti per abbattere le liste d’attesa ? Vadino loro in prima fila invece di starsene seduti dietro una scrivania a pontificare ed a pianificare strategie per rifulgere agli occhi dei cittadini a spese di chi veramente lavora!