22 Luglio 2016

Confindustria Toscana Nord contro l’aumento del tributo per il conferimento in discarica: “Balzello ingiustificato”


“Siamo contrari al provvedimento della Giunta regionale toscana che prevede l’aumento del tributo per il conferimento in discarica dei rifiuti e ci uniamo al coro di profondo dissenso che si è alzato in questi giorni da parte di altre associazioni di categoria della nostra regione”. Confindustria Toscana Nord interviene in merito all’aumento della tassa sui rifiuti, esprimendo la propria contrarietà rispetto alle scelte operate dalla Regione Toscana. La proposta riguarda in particolare alcune tipologie di rifiuti speciali, di urbani e di assimilati agli urbani. “Riteniamo che questo aumento, mascherato dietro a vani obiettivi di salvaguardia dell’ambiente, sia del tutto ingiustificato, andando a configurarsi nella realtà come un’ulteriore fonte di introito per le casse della Regione e, d’altra parte, come l’ennesimo provvedimento vessatorio per le imprese e i cittadini – prosegue Confindustria Toscana Nord -.  Sono anni che insieme alle istituzioni regionali cerchiamo di trovare una soluzione definitiva all’annoso problema della gestione dei rifiuti, con particolare riferimento a quelli provenienti dai distretti toscani di punta: tessile, conciario e cartario. Per noi l’obiettivo – rimarca – dovrebbe essere quello di ridurre drasticamente i conferimenti in discarica nel giro di circa tre anni, a fronte, per parte nostra, dello sviluppo di un innovativo sistema industriale di riciclo dello scarto (progetto Eco.Pulp.Plast), che comunque avrà bisogno delle discariche per i residui non riciclabili prodotti, e, per parte della Regione, dell’assegnazione di spazi nei termovalorizzatori esistenti e in fase di potenziamento. Questo obiettivo mal si concilia con l’attuale operato della Regione che, con l’aumento del tributo, vuole di fatto disincentivare fin da subito il conferimento in discarica, senza avere il coraggio di realizzare/potenziare i necessari impianti di valorizzazione energetica, per i quali – conclude – rimanda invece in altre regioni”.

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