“Appena ho saputo del terribile attentato mi sono messo in contatto con i miei colleghi e amici di Dacca dicendogli che non li avrei abbandonati. La situazione non è semplice, ma non ho intenzione di stare fermo e lasciare il mio lavoro e le splendide persone con le quali collaboro in Bangladesh, dove tornerò a fine agosto”. Paolo Meoni, responsabile produzione Asia per un’azienda di abbigliamento pratese è tornato a Prato da Dacca proprio il giorno prima dell’attentato terroristico di venerdì 1 luglio al ristorante Holey Artisan Bakery, a causa del quale hanno perso la vita 20 persone, tra cui 9 italiani. Paolo Meoni da 6 anni lavora con il Bangladesh, dove si reca per una settimana almeno una volta ogni cinque settimane, ma nonostante la preoccupazione dei familiari e il timore di nuovi possibili attentati tornerà nel paese, prendendo però alcune precauzioni: “Cercherò di evitare alberghi e ristoranti, prima nel poco tempo libero andavo in giro per Dacca, adesso non potrò più farlo. Il mio timore più grande sono gli aeroporti, altri grandi obiettivi sensibili. L’obiettivo dei terroristi è destabilizzare il paese e farlo sprofondare nell’ignoranza e nella povertà. E’ necessario invece continuare a difendere, aiutare e sostenere il Bangladesh, non possiamo e non dobbiamo sottostare ai terroristi”.
