30 Luglio 2016

Ultimo mese per visitare la mostra “L’ombra degli Etruschi”


Agosto, arte e archeologia fanno rima nell’ultimo mese che rimane per ammirare la mostra “L’ombra degli Etruschi. Simboli di un popolo fra pianura e collina” ospitata negli spazi a piano terra del Museo di Palazzo Pretorio.
Fino al 31 agosto, è possibile scoprire il mistero di un’antica civiltà riannodandone il legame profondo con Prato e il suo territorio: in mostra trenta preziosi reperti, alcuni mai visti, una produzione di pregio tra cippi, stele e bronzetti per raccontare una storia ricca di suggestioni, che ricostruisce le lontane radici culturali di un’area della Toscana che passa per Prato e il cuore dell’insediamento archeologico di Gonfienti. La proroga della mostra, il cui termine era previsto inizialmente il 30 giugno, consente al Museo di Palazzo Pretorio di aderire alla Giornata degli Etruschi istituita dalla Regione Toscana per il 27 agosto, quando sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “L’ombra degli Etruschi” fino alle 22.30.
Il percorso espositivo al Pretorio si snoda intorno a una produzione di dieci bronzetti e 24 monumenti in pietra (cippi e stele) decorati a rilievo, appartenenti a famiglie gentilizie che ponevano sulle proprie tombe l’immagine di se stesse, quella che volevano trasmettere all’esterno. Ma la mostra “L’ombra degli Etruschi” vuole dare risalto soprattutto alla collezione delle “pietre fiesolane”, una delle produzioni che meglio caratterizzano un’ampia porzione di territorio fra pianura e collina dal Mugello alla Val di Sieve, dall’area fiorentina e fiesolana fino a quella pratese e pistoiese. Cippi e stele sono parte integrante dei tumuli sacri che costellavano le grandi vie di comunicazione fluviali e terrestri lungo il corso dell’Arno e dei suoi affluenti. L’esposizione ha il merito di ricostruire in modo unitario e omogeneo il significato di questa produzione eccellente, dai risvolti sacri e connessi al mondo dell’oltretomba, riunendo per la prima volta in una sede unica i pezzi più pregiati in funzione della loro rappresentatività sul territorio. Il richiamo alla città di Gonfienti è testimoniato da figure di devoti in bronzo e dalle raffigurazioni presenti su un’importante kylix (coppa) attica a figure rosse, attribuita al celebre pittore ateniese Douris. La maggior parte del bronzetti votivi proviene da collezione privata, oltre a un inedito che arriva dagli scavi di Gonfienti (area Interporto). Per l’allestimento, a cura dell’architetto Francesco Procopio, è stato scelto un gioco di luci e ombre per esaltare il nucleo dei materiali pratesi (bronzetti e coppa attica) e il profilo austero ed elegante delle “pietre fiesolane”.
La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 10.30 alle 18.30 (eccetto il martedì) e, dall’8 al 21 agosto, dalle 16 alle 20.30: il biglietto d’ingresso è di 4 euro. Il progetto scientifico e il percorso espositivo sono a cura di Giuseppina Carlotta Cianferoni (Polo Museale della Toscana), Paola Perazzi, Gabriella Poggesi e Susanna Sarti (Soprintendenza Archeologia della Toscana), in collaborazione con Rita Iacopino. La mostra è promossa dal Comune di Prato – Assessorato alle Politiche Culturali, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza Archeologia della Toscana in collaborazione con Il Polo Museale Regionale della Toscana (Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Galleria e Museo di Palazzo Mozzi-Bardini e Villa Medicea di Cerreto Guidi). Info: www.palazzopretorio.prato.it

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