Lupi all’attacco degli allevamenti in Val di Bisenzio, è allarme. Il sindaco di Vernio: “Servono abbattimenti selettivi”


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’ennesimo attacco da parte dei lupi a un gregge nella zona vicino a Montepiano. Il branco ha attaccato in pieno giorno uccidendo una pecora gravida, ma il giorno prima era stato un ariete di circa 100 kg a essere aggredito e ucciso nella zona fra Vernio e Barberino del Mugello. Altri attacchi si sono susseguiti nei mesi scorsi sempre a spese di allevatori locali e della fauna selvatica mentre sono frequenti avvistamenti dei lupi in prossimità dei centri abitati.
Una situazione di emergenza che rischia di aggravarsi e che ha portato il sindaco di Vernio, Giovanni Morganti – che dà la notizia degli ultimi cruenti episodi – a prendere carta e penna per richiedere l’intervento della Regione. Il primo cittadino sottolinea la difficoltà a garantire un difficile equilibrio. “Se da una parte è necessario proteggere il lupo in quanto specie protetta, dall’altra è oltremodo necessario garantire sicurezza ad agricoltori e allevatori che hanno deciso di investire e lavorare presidiando e salvaguardando al tempo stesso il territorio dal rischio abbandono con tutte le conseguenze che questo porta”, scrive nella lettera indirizzata allo stesso presidente della Regione, Enrico Rossi, all’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi, e al presidente della Provincia di Prato e di Anci Toscana Matteo Biffoni .
“Vi invito a raccogliere questo mio appello e a lavorare a norme che consentano di superare l’emergenza permettendo, se necessario, di procedere a abbattimenti selettivi dei lupi, pratica che per altro esiste già per altre specie selvatiche come il cervo o il capriolo – scrive Morganti – Le nostre amministrazioni si sono sempre contraddistinte per una attenzione particolare alla tutela ambientale e alla difesa della fauna selvatica, oggi però è evidente che qualcosa si è rotto negli equilibri della nostra area. Storicamente, mai si era avuta una presenza così evidente del lupo – aggiunge Morganti nella sua lettera alla Regione – Oggi è necessaria una presa di posizione forte e decisa da parte delle istituzioni. Se è vero che il lupo è una specie protetta è ancor più vero che dobbiamo difendere e aiutare l’unico baluardo contro l’abbandono della montagna, chi difende il territorio dalle frane e dal dissesto idrogeologico. Non possiamo correre il rischio che queste persone si disinnamorino del loro lavoro per colpa di un predatore che in pochi minuti vanifica il lavoro di anni o a causa di un ungulato che distrugge il raccolto di un intera stagione. I lupi e gli ungulati rischiano di trasformarsi da potenziale risorsa naturalistica a sciagura che espone i territori a un abbandono con conseguenze disastrose su molti settori, da quello turistico ricettivo, che in questi anni sta provando ad emergere, a quello agricolo e della difesa del suolo. Non possiamo permetterci che i pochi avamposti dell’agricoltura montana vengano abbandonati.”
Insieme alla richiesta di una veloce presa in considerazione del problema, al fine di affrontare tempestivamente l’urgenza e prevenire ulteriori danni, l’appello chiede anche l’affiancamento di risorse più sostanziose e modalità semplificate per l’accesso ai fondi per la prevenzione e all’indennizzo per i danni provocati dagli animali selvatici.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments