20 Settembre 2016

Discarica abusiva a Montemurlo, trovati i responsabili. Lorenzini: “Legare la Tari alla bolletta elettrica per combattere l’evasione” FOTO


È stata individuata dalla polizia municipale di Montemurlo la ditta da cui provenivano i trenta sacchi neri contenenti scarti tessili abbandonati lungo via Labriola. Si tratta di una confezione condotta da un cittadino cinese che si trova poco distante dalla discarica abusiva. Nell’azienda gli agenti ha ritrovato le stesse stoffe, dei cui ritagli erano pieni i sacchi ed hanno potuto appurare che il titolare della confezione era al corrente della prassi illecita e che anzi era stato lui stesso a impartire la direttiva agli operai che avevano abbandonato i sacchi. La ditta è attiva da luglio nella zona industriale di Bagnolo – Santorezzo. «L’attenzione della polizia municipale resta alta sul territorio anche dal punto di vista ambientale.- commenta il comandante, Gioni Biagioni – Visto quanto sta accadendo a Prato, dove abbandoni di questo tipo sono all’ordine del giorno, è importante intervenire con tempestività per arginare e contrastare prima possibile il fenomeno».

Nell’ambito del controllo alla confezione, gli agenti hanno ispezionato anche l’abitazione che si trova sopra il capannone, rilevando lo stato igienico precario dei vari locali, dove erano stati sistemati alcuni letti anche in salotto e in un ripostiglio. Per l’abbandono dei rifiuti non pericolosi, il titolare della ditta è stato denunciato penalmente e rischia un’ammenda da 2.600 a 26 mila euro e la reclusione da tre mesi a un anno.

Sull’operazione è intervenuto anche il sindaco Lorenzini, che si è complimentato con i propri agenti per aver saputo individuare in poco tempo i responsabili del reato ambientale: «Chi pensa che a Montemurlo si può fare quel che si vuole, sbaglia di grosso. Le regole valgono per tutti e il controllo del territorio, portato avanti dalla nostra polizia municipale, garantisce e tutela quegli imprenditori che operano nella legalità. Purtroppo, molto spesso questo genere di ditte, condotte da cittadini cinesi, aprono e chiudono con estrema rapidità, sfuggendo ad ogni tipo di controllo, soprattutto di tipo fiscale. Per questo credo che sia importante legare alla bolletta dell’energia elettrica la tassa rifiuti Tari, che altrimenti rischia di essere sistematicamente evasa e ricadere sulle spalle di tutti i contribuenti onesti».

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bob
bob
7 anni fa

ci sarebbe un metodo ancor più sicuro:
manette ai polsi, per il rilascio cauzione pari almeno al 300% di quanto dovuto come TARI dal soggetto e del mandante (persona fisica o giuridica che sia si risale ai soci) che ha commesso il reato anche se la Tari fosse intestata ad un’azienda, più pagamento entro 15 gg di calendario di quanto dovuto pena sequestro immediato di ogni bene mobile ed immobile…
Non hai soldi per la cauzione ? Non vuoi pagare ?? TI fai galera con palla di piombo al piede e pulizie a mani nude di strade e fogne per almeno 36 mesi senza sconto alcuno… ma nel frattempo si bloccano i suoi beni e/o dell’azienda per i pagamenti.
…sarebbe facile… tanto facile… ma chissà perché i nostri legislatori vogliono male a questo EX bel paese invidiato da tutti nel mondo