23 Settembre 2016

I “Falchi” del no all’aeroporto, il sindaco di Sesto: “La diffida al Ministero non si contrappone al tavolo istituzionale” VIDEO


“Il lavoro all’interno del tavolo istituzionale e questa nostra iniziativa non sono in contrapposizione”. Così il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, si esprime a proposito della lettera di diffida inviata assieme ai sindaci dei comuni di Carmignano, Poggio a Caiano e Calenzano, al Ministero dell’Ambiente e alla commissione di Via affinchè tengano conto della sentenza del Tar e pronuncino parere negativo all’ampliamento di Peretola. Un’iniziativa politica che non è stata sottoscritta dai primi cittadini di Prato, Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa e che Matteo Biffoni, in un’intervista a Tv Prato ha definito uno “sgarbo istituzionale” (guarda il video).

Per Falchi si è trattato invece di un atto politico che esprime una posizione forte di contrarietà, che non pregiudica il lavoro del tavolo istituzionale. “Al tavolo istituzionale dei comuni coinvolti nel progetto del nuovo aeroporto di Peretola siedono sindaci con posizioni molto diverse – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino, di Sinistra Italiana – È giusto che vada avanti e noi sollecitiamo affinchè si riunisca il prima possibile a discutere. Questa è una iniziativa politica in più: alcuni comuni si sono sentiti di portarla avanti, altri han fatto le loro valutazioni su cui non voglio entrare nel merito. Ma le due cose non sono in contrapposizione: il lavoro all’interno del tavolo istituzionale e una posizione più forte portata avanti da questi quattro comuni nei confronti della commissione di Via e del Ministero dell’Ambiente”.
Nell’intervista video di seguito Lorenzo Falchi spiega i motivi che hanno spinto a promuovere la lettera di diffida al Ministero e fa il punto su un’altra “battaglia” legata ai temi dell’ambiente: quella contro l’ampliamento dell’inceneritore di Case Passerini.

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