27 Settembre 2016

I reperti archeologici ritrovati a Gonfienti saranno custoditi per sempre a Campi Bisenzio VIDEO


I reperti di età bronzea e di epoca etrusca emersi in seguito agli scavi archeologici effettuati a Gonfienti faranno parte di una mostra permanente presso la Rocca Strozzi di Campi Bisenzio. Gli accordi per il trasferimento dei ritrovati storici nel comune della piana fiorentina si portano avanti da una decina d’anni: interlocutori principali, Campi Bisenzio e la Soprintendenza.

Intanto il comune di Prato sta lavorando per la realizzazione del Parco archeologico a Gonfienti, per la cui gestione, come lo stesso assessore Mangani mise in rilievo nel 2015, risulterebbero fondamentali le risorse economiche provenienti dalla Regione Toscana.

Guarda il video con le interviste all’assessore del comune di Prato Simone Mangani e al sindaco di Campi Emiliano Fossi.

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Claudio Daniele Belli
Claudio Daniele Belli
7 anni fa

Vorrei dire all’assessore del comune di Prato ( come ho già scritto al sindaco)che un museo archeologico od un antiquarium si può realizzare con due stanze , io lo posso dire perche ne ho visitato parecchi nel Lazio in Toscana ed in Emilia Romagna praticamente ogni comune ha un proprio museo . Suggerisco di trasferire anche la pinacoteca di palazzo pretorio alla rocca Strozzi di Campi Bisenzio tanto a Prato ci basta il Museo Pecci. Comunque con quello che possono scavare a Gonfienti possono allestire 10 Musei Archeologici .Un Museo archeologico a Prato certamente amplierebbe l’offerta turistica e non mi sembra poco.Dopo esservi fatti fregare un Caravaggio fatevi fregare anche quei quattro cocci di Gonfienti , un parco archeologico senza museo che senso ha???????????????????
Saluti

mass
mass
7 anni fa

Ho visto nascere la città etrusca di Gonfienti ho lottato con tutte le mie forze ho incontrato tutti gli assessori alla cultura del comune di Prato dal 1994 a oggi ho ricercato antiche tracce della nostra storia da quando ero ragazzo ho segnalato sempre le nuove scoperte abbiamo contribuito fortemente alla realizzazione della carta archeologica della nostra provincia .Siamo andati per anni nelle scuole a raccontare ai bambini le bellezze e le prospettive della città etrusca .anni e anni al servizio della nostra città senza mai chiedere un euro solo per pura passione e sfrenato amore per Prato.Veniamo ripagati nella maniera più terribile che possa esistere vedere tutto il patrimonio archeologico culturale di proprietà di tutti i pratesi volare in un’altra città che c’entra ben poco con Gonfienti.Spiego:le indagini effettuate fino ad ora non sono nel territorio del comune di Campi quindi tutti i reperti ritrovati sono nel comune di Prato,tranne i manufatti dell’età del bronzo raccolti durante la costruzione della strada Perfetti-Ricasoli ,allora riepilogando come si fa ad accettare la realizzazione di un museo in un comune dove i materiali storici non sono all’interno dei suoi confini comunali?Attenzione questo non è campanilismo ma la legge sulla tutela dei reperti archeologici sono di proprietà dello stato e del comune di appartenenza.Concludo chiedendovi a tutti voi :la redazione i giornalisti dell’articolo dopo tutti questi anni PRETENDO DELLE SPIEGAZIONI.Il parco archeologico è una bella pratesata.Invece di lottare per difendere il nostro patrimonio noi lo barattiamo per chissà che cosa.inquietante.