Sta assumendo i contorni della multiculturalità il fenomeno del lavoro clandestino all’interno delle aziende gestite da cinesi. E’ quello che rivela il report della direzione territoriale del lavoro di Prato riguardo ai controlli effettuati nel primo semestre del 2016. Il primo dato poco lusinghiero che emerge è che il 16% del totale nazionale dei clandestini scoperti al lavoro proviene dalle aziende di Prato, ovvero 135 sul totale di 856.
504 sono invece i lavoratori a nero scoperti nelle aziende cinesi di Prato nei primi sei mesi dell’anno. L’ispettorato del lavoro nel primo semestre ha controllato 488 imprese, riscontrando irregolarità nel 79% dei casi. 75 le violazioni penali accertate.
L’incremento dei controlli ha permesso di scoprire un nuovo fenomeno. I lavoratori clandestini e a nero presenti nelle ditte cinesi non sono più solo connazionali dei titolari. I nuovi sfruttati sono senegalesi, pachistani e cingalesi, che vengono retribuiti fuori da ogni regola contrattuale con tariffe notevolmente inferiori anche a quelle corrisposte agli stessi lavoratori cinesi irregolari.
Bella roba !