19 Settembre 2016

In coma dopo la lite al ristorante, scarcerato il “rivale” accusato di tentato omicidio


Non è stato convalidato il fermo del 39enne cinese accusato di tentato omicidio per la violenta lite con un connazionale, avvenuta giovedi notte all’esterno di un ristorante di via Pistoiese. Dopo alcuni bicchieri di troppo e dopo aver discusso nel locale, i due erano stati invitati ad uscire dal proprietario. In strada si era arrivati alle mani e il 53enne aveva avuto la peggio, rimanendo a terra con una brutta ferita alla nuca, che ha reso necessario il ricovero nel reparto di rianimazioni in condizioni gravissime. Poche ore più tardi la polizia aveva fermato il “rivale” in un capannone dove ha sede la confezione della moglie.

Dinanzi al gip Fantechi, l’avvocato dell’uomo, Christian Vannucchi, ha chiesto e ottenuto la scarcerazione sostenendo la mancanza del dolo omicidiario e una possibile ricostruzione alternativa rispetto alla colluttazione. Anche se le immagini delle telecamere di videosorveglianza testimoniano un principio di scazzottata, a causare le ferite potrebbe essere stata una caduta imputabile all’assunzione di alcol – la vittima aveva una concentrazione di quasi 3 g/l di alcol nel sangue. Il gip Fantechi ha respinto anche la richiesta di misura cautelare: l’uomo è incensurato e il pericolo di fuga non sarebbe giustificato in quanto la moglie ha in affitto un capannone a Prato, nonostante la famiglia risulti residente in Puglia.

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Florio
Florio
7 anni fa

Che schifo