23 Settembre 2016

Morto dopo la lite al ristorante: l’autopsia alleggerisce la posizione dell’indagato


Assenza di contusioni ed ecchimosi in altre parti del corpo, tranne la ferita alla nuca e il grave trauma cranico che ne hanno determinato la morte. È quanto sarebbe stato riscontrato dall’autopsia sul corpo del 53enne cinese morto a seguito della lite con un connazionale di 39 anni, all’esterno di un ristorante tra via Pistoiese e via Filzi.
L’uomo, assistito dall’avvocato Christian Vannucchi, è indagato per omicidio volontario, ma è libero dopo che il gip non ha convalidato il fermo e ha respinto la richiesta di misura cautelare. All’esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore Valentina Cosci, hanno partecipato oltre al medico legale Luciana Sonnellini, anche i periti delle parti: Riccardo Biagioli per la difesa dell’indagato e Brunero Begliomini per la famiglia della vittima. L’esito dell’autopsia pare alleggerire la posizione dell’indagato, avvalorando la possibilità di una caduta accidentale della vittima che potrebbe aver perso l’equilibrio a causa dell’assunzione di alcol (nel sangue è stato riscontrato un tasso alcolemico vicino ai 3 grammi/litro). Le immagini di videosorveglianza mostrano i primi momenti dello scontro all’esterno del ristorante e a sferrare i primi colpi sarebbe stata la vittima. Entrambi i litiganti escono poi dalla visuale delle telecamere rendendo più complicata la ricostruzione di quanto accaduto. Le indagini sono a cura della squadra mobile. Oggi l’indagato è comparso di fronte al giudice ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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