18 Ottobre 2016

Confindustria Toscana Nord scommette su ‘Industria 4.0’: gli industriali promuovono la manovra del governo e si schierano per il sì al referendum VIDEO


Un luogo di rinascita, uno spazio che si reinventa nel segno della contemporaneità e dell’apertura al mondo. Gli industriali hanno scelto il museo Pecci, eleggendolo a metafora del distretto, per ospitare l’assemblea annuale di Confindustria Toscana Nord. Un appuntamento che arriva proprio pochi giorni dopo il varo in consiglio dei ministri della legge di stabilità, che nelle prossime settimane sarà discussa in Parlamento. Una manovra – così l’ha definita il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti parlando agli industriali – “equa e orientata alla crescita”.

L’idea di un”Industria 4.0′, rilanciata dal governo con la manovra, piace a Confindustria Toscana Nord che ha voluto al centro della sua prima Assemblea proprio il tema della ‘manifattura 4.0’. Lo ha ribadito il presidente Andrea Cavicchi davanti al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che ha illustrato i motivi che spingono l’associazione degli industriali a schierarsi per il si al referendum costituzionale del 4 dicembre.

“La contemporaneità delle industrie esiste da tempo, da che, cioè, la nostra manifattura ha acquisito la consapevolezza che la sua stessa ragione di esistere e la sua forza risiede nell’organizzazione a rete dei distretti, nella flessibilità produttiva, nella forza sistemica dell’industria. E, da contemporanea – ha detto Cavicchi -, è pronta ad accettare la sfida del modello 4.0, alla quale le nostre imprese risponderanno”. Le province di Prato, Lucca e Pistoia, che insieme costituiscono Confindustria Toscana Nord, per Cavicchi hanno “numeri e capacità per poter vincere questa scommessa, grazie a una grande vocazione manifatturiera e di eccellenza industriale”, dalla moda con il tessile-abbigliamento, il cartario e il ferrotranviario.
Prima di Cavicchi, ha portato il suo saluto il sindaco Matteo Biffoni, che ha ringraziato gli industriali per aver scelto il museo Pecci, “appena riaperto, un’eccellenza e una speranza non solo per Prato ma per tutto il Paese”. Presente anche Luca Paolazzi, direttore del Centro studi di Confindustria, che ha illustrato il quadro di incertezza dello scenario economico attuale e la prospettiva di sviluppo del progetto 4.0.

Dopo l’approvazione all’unanimità del primo bilancio, durante l’assembla privata, si è insediata la commissione dei saggi (Marco Paolo Benesperi, Giovanni Gambini ed Antonio Tabarin), che raccoglierà le indicazioni sul candidato presidente che verrà eletto a primavera 2017.

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