19 Ottobre 2016

Tre anni di pena per la guardia giurata che investì e uccise il rapinatore della paninoteca


È stato condannato a tre anni per omicidio preterintenzionale Simone Nieri, la guardia giurata della Lince che il 24 aprile 2015 investì e uccise con l’auto di servizio Vito Sacco, il quale assieme a due complici, di notte, aveva appena rapinato un chiosco gestito da cinesi in via Toscana. I legali di Nieri, gli avvocati Federico Febbo e Costanza Malerba, sono riusciti ad ottenere il riconoscimento delle attenuanti generiche prevalenti e della buona condotta processuale.
L’imputato, giudicato con rito abbreviato, ha così ottenuto una pena ridotta che gli potrà consentire di chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali ed evitare il carcere. I legali di Nieri hanno raggiunto anche un accordo con le parti civili per i risarcimenti ai familiari, grazie all’intervento della compagnia assicurativa della Lince, che ha integrato una prima offerta risarcitoria di 72 mila euro.
Il gip Pallini ha così determinato la pena minima (quella base per omicidio preterintenzionale ammonta a dieci anni), la stessa che era stata chiesta dal sostituto procuratore Antonio Sangermano. Quest’ultimo, nel corso del processo, aveva riconosciuto che andava distinta la posizione del Nieri, guardia giurata in esercizio delle sue funzioni che ha agito nel tentativo di sventare un reato, rispetto alla posizione dei rapinatori, armati di pistola e martello e pronti a picchiare il commerciante per fuggire con pochi spiccioli.
Per la rapina commessa, i due complici di Sacco sono stati condannati rispettivamente a due anni e mezzo e a due anni e 4 mesi di reclusione.
“Con questa sentenza – commenta l’avvocato Federico Febbo – si chiude una vicenda umana molto dolorosa. Il mio assistito è una persona incensurata che mossa dalla volontà di assicurare alla giustizia un rapinatore, si è trovata dinanzi ad un epilogo drammatico e ad affrontare un processo, nel quale rischiava il carcere”.

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