Nella sede dell’arte contemporanea e della multidisciplinarietà si è celebrata oggi la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nell’ambito delle numerose iniziative cittadine, anche il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci (grazie al sostegno di Regione Toscana e Comune di Prato) ha dato il suo contributo alla riflessione sul tema della violenza, in ogni sua forma. Non serve pervenire all’omicidio per parlare di violenza sulla donna: c’è il fenomeno, ancora sommerso, del male perpetrato entro le mura domestiche (è stato calcolato che 1 donna su 3 in Italia subisce violenze dal proprio partner); c’è la tipologia subdola dello stereotipo di genere. Per quanto riguarda quest’ultimo, l’Istituto Buzzi è stato oggi portato ad esempio quale ambiente che sta compiendo un percorso virtuoso: grazie anche alle giornate di orientamento a beneficio delle ragazze delle scuole medie che devono iscriversi alle superiori, le presenze femminili all’interno della scuola (santuario pratese delle materie tecniche e tecnologiche, per molto tempo considerate appannaggio del solo sesso maschile) sono aumentate notevolmente.
Durante la mattinata, che ha visto la partecipazione anche di Fabio Cavallucci, direttore del Pecci, si sono svolte performance teatrali e poetiche.
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